In palestra ha affinato le tecniche che lo hanno reso un campione di ginnastica artistica tanto da portarlo ad un passo dal sogno delle Olimpiadi. Ma su quei tappeti Paolo Miguel Negro, 25enne cresciuto a Forlì, ha imparato molto di più: a cadere, rialzarsi e volare ancora più in alto per affrontare a testa alta la vita e le sue difficoltà. Ne ha dato prova anche sabato sera quando la sua performance sportiva ha conquistato tutti i giudici di “Tu si que vales”, programma andato in onda su Canale 5.
La sua vita è stata tutt’altro che facile. Una storia che parte da molto lontano, al di là dell’Oceano, e che ha nelle radici il peso di un’infanzia difficile, ma anche la forza di chi non si è mai arreso. Nato in Brasile in una realtà di violenza domestica, è finito in orfanotrofio: «Qui ho incontrato i miei veri genitori, quelli che considero tali - racconta -. I figli sono di chi sa crescerli». Sua madre è di Forlì, suo padre originario della Puglia. Nella città mercuriale Paolo cresce e purtroppo tra i banchi di scuola sperimenta anche la crudeltà del razzismo da parte dei compagni. Sostenuto dai genitori, in particolar modo dal padre, Paolo impara a sfogare le energie ed incanalare le emozioni attraverso lo sport dove eccelle fin da subito. È nella palestra di via Isonzo che trova la sua strada sportiva distinguendosi nella ginnastica artistica. In breve tempo arrivano le vittorie, prima ai campionati regionali poi agli italiani. Il talento non passa inosservato. La Federazione ginnastica d’Italia lo nota e in breve diventa ginnasta nazionale, rappresentando l’Italia a Europei e Mondiali. «Ero stato inserito nel percorso per le Olimpiadi di Tokyo 2020 - racconta -. Sono arrivati i primi sponsor, i primi guadagni».
Il sogno olimpico sembrava a portata di mano ma la vita, ancora una volta, cerca di metterlo in ginocchio. Suo padre, uno dei punti cardine della sua vita, viene a mancare improvvisamente in un incidente stradale. «Quel weekend avevo vinto il secondo posto ai campionati assoluti, non avevo nemmeno 18 anni - racconta Paolo -. La medaglia che ho vinto l’ho messa nel taschino dell’abito con cui è stato sepolto mio padre con l’intento di voler proseguire il percorso». Un lutto che toglie a Paolo la motivazione giusta per tornare a gareggiare ma che non lo ferma. Si diploma al Classico “Morgagni” e poi prende due lauree: la triennale in scienze motorie e la specialistica per diventare chinesiologo clinico. «Mio papà riusciva a tirare fuori lo spunto giusto per andare oltre il pregiudizio e la pressione sociale - racconta -. Adesso quella persona è la mia fidanzata, che riesce a darmi la motivazione giusta. Per amore mi sono anche trasferito in Versilia». Quando è arrivata la chiamata per il casting di “Tu si que vales, Paolo non se l’aspettava. Negli studi televisivi ha rivissuto l’emozione e l’adrenalina delle gare distinguendosi, ancora una volta. Concorrerà, infatti, al Premio Freshness di 30mila euro in gettoni d’oro. «Per me è già un risultato, indipendentemente da come possa andare - afferma -. Essere riuscito a fare la performance al meglio delle mie possibilità, ad essere me stesso e trasmettere emozioni a chi mi guardava: per me è motivo di felicità e orgoglio».