Forlì. Palazzina in condizioni di degrado, il Comune impone lavori urgenti al proprietario

L’edificio situato in viale dell’Appennino, all’angolo con via Capanni, desta forti preoccupazioni per il rischio di dissesto strutturale, che ne minaccia la sicurezza pubblica. Nei giorni scorsi, infatti, è scattata una nuova ordinanza firmata dal sindaco Gian Luca Zattini nei confronti della proprietà dell’immobile. La situazione, già nota alle autorità, è stata spesso oggetto di segnalazioni anche da parte dei residenti del quartiere, lamentando il fatto che la palazzina versa in condizioni di degrado. Facciamo un passo indietro. Già alcuni anni fa, il Comune, vista la collocazione in prossimità di una pista ciclabile, ha chiesto a più riprese al proprietario di mettere in sicurezza l’edificio ma senza successo. Nel 2021 un cedimento di una porzione del paramento esterno della muratura sul prospetto verso via Capanni ha richiesto un intervento di puntellamento da parte del Municipio, tuttora in essere, a causa dell’inottemperanza della proprietà. Visto l’inadempienza del proprietario della palazzina, il Comune ha intrapreso le vie legali intentando una causa civile tuttora in corso nei confronti della proprietà. Ora le ultime perizie hanno confermato un quadro preoccupante: l’immobile, un edificio in muratura portante a tre piani adibito a civile abitazione e negozi, presenta infiltrazioni dal tetto e, soprattutto, necessita di un intervento di messa in sicurezza immediato sul prospetto verso viale Appennino. «Si rende quindi indispensabile una verifica approfondita delle condizioni del prospetto e l’attuazione di un progetto strutturale con analisi approfondite per la messa in sicurezza generale dell’edificio», si legge nell’ordinanza che porta la firma del primo cittadino. Nello specifico viene imposto alla proprietà di provvedere entro 48 ore all’esecuzione di un efficace intervento di transennamento dell’area pubblica prospiciente il fabbricato su viale Appennino. Si tratta di una recinzione da cantiere alta 2 metri, con basamenti in cemento, per una profondità di 3 metri (inclusi marciapiede e pista ciclabile) e per tutta la lunghezza del fronte stradale dell’immobile. L’obiettivo è impedire l’accesso e garantire l’incolumità dei passanti dal rischio di caduta di frammenti. L’occupazione di suolo pubblico dovrà essere regolarizzata entro 5 giorni. Non solo, entro 15 giorni dovrà essere presentata al Servizio Edifici Pubblici una relazione, a firma di tecnico abilitato, sulle risultanze delle verifiche eseguite relative al dissesto dell’edificio e sugli interventi necessari. Il documento dovrà essere accompagnato anche da un progetto strutturale dettagliato per la messa in sicurezza generale. Infine, entro 30 giorni dovranno essere eseguiti tutti i lavori necessari per mettere in sicurezza il prospetto dell’immobile, in base alle valutazioni e al progetto presentati.