Forlì, ostacolo test di accesso a Medicina

Forlì
  • 05 dicembre 2025

Anche se i dati sono ancora parziali, sembra che solo tra il 10 e il 15% degli studenti abbia superato tutte e tre le materie del primo appello di medicina e che quella più ostica si sia rivelata fisica. Si tratta della prima prova d’esame dopo il semestre aperto introdotto dalla riforma pensata per abolire il numero chiuso a Medicina. In base al nuovo meccanismo introdotto, a tutti gli studenti viene adesso concesso un periodo libero, poi devono sostenere i tre esami con una prova nazionale, uguale per tutti. Gli esiti sono stati comunicati in questi giorni e ora i candidati hanno 48 ore di tempo per decidere se confermare o rifiutare il punteggio ottenuto, in vista del secondo appello fissato per il 10 dicembre. “Sembra che una quota importante dei ragazzi non abbia superato tutte e tre le materie e che la più ostica sia risultata fisica - spiega Franco Stella, direttore del corso di laurea in medicina del campus di Forlì - . Ancora, tuttavia, non si hanno dati certi. Forse meno ragazzi di quelli che ci si aspettava hanno superato l’esame, ma bisogna considerare che si tratta della prima volta che la selezione avviene con questa metodologia, non c’è uno storico”. Sono quasi 500 gli iscritti al semestre filtro per la facoltà forlivese che conferma la sua attrattività, con un altissimo numero di studenti che hanno indicato il Campus di Forlì come luogo per frequentare le future lezioni aspirando ad entrare tra i 180 che avranno accesso alle lezioni. Ancora non è detta l’ultima parola per gli aspiranti medici. La nuova formula prevede, infatti, un doppio appello ravvicinato. “Il prossimo appello, quello del 10 dicembre, dista quasi tre settimane dal primo e sarà accessibile sia agli studenti che non hanno superato l’esame il 20 novembre sia a chi ha rifiutato il voto”, chiarisce Stella. Gli studenti avranno, dunque, una seconda chance per sostenere una o più materie e solo dopo il 10 dicembre si avranno, dunque, i dati definitivi elaborati dai singoli atenei. “Quando saranno disponibili i dati di ogni ateneo - prosegue Stella - verrà stilata una classifica nazionale che permetterà agli studenti di scegliere la sede universitaria in cui iscriversi in base al proprio posizionamento”. Per migliaia di giovani, dunque, la corsa verso il camice bianco è solo rimandata di qualche settimana, con la speranza che l’esperienza del primo appello possa servire da trampolino per il secondo tentativo.

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