Forlì. Opere d’arte temporanee nelle vetrine sfitte del centro storico

Le vetrine sfitte del centro storico diventano opere d’arte temporanee. L’Amministrazione, infatti, ha deciso di rispondere alla provocazione di Federica Agnoletto, in arte Freak of Nature che nel corso delle festività natalizie aveva censito 200 negozi inutilizzati segnalandoli con il segno del bambù, affidando alla stessa artista la progettazione, lo studio, la lavorazione e la realizzazione della decorazione di 10 vetrine sfitte.

«Ci si è posti l’obiettivo di rivitalizzare il centro urbano e rendere più attrattivi gli spazi attualmente inutilizzati - si legge nella determinazione- . A tal proposito si è ipotizzato di elaborare un progetto artistico temporaneo al fine di dare una nuova visibilità alle vetrine, trasformandole in elementi di bellezza e impatto visivo fino alla loro riapertura. Questa iniziativa, inoltre, prevede la collaborazione dei proprietari di immobili commerciali sfitti, che metterebbero a disposizione le loro vetrine per trasformarle in elementi di bellezza e vitalità».

L’intervento artistico, che comunque sarebbe temporaneo e removibile, ha anche la finalità di offrire maggior visibilità ai locali sfitti, rendendoli quindi più appetibili per i potenziali affittuari e garantendo la restituzione dello spazio in condizioni perfette a chi fosse interessato. Tutto ciò rappresenterebbe «un’opportunità concreta per rendere Forlì una città più vivibile, attrattiva e dinamica, incentivando l’uso degli spazi urbani in modo innovativo». Insomma, l’attività di censimento dell’artista freelance ha determinato una maggiore consapevolezza sullo stato di fatto della realtà commerciale del centro storico (che negli ultimi anni ha assistito ad una progressiva e lenta chiusura di molteplici esercizi ndr) e si proverà a cogliere la circostanza come occasione per rivitalizzare il cuore cittadino. Per l’individuazione dei negozi, al momento, è stata circoscritta una piccola zona del centro affinché tale intervento risulti di impatto visivo e non sia troppo distribuito nel territorio. Sono oggetto d’interesse le vetrine sfitte di piazza Saffi, corso Diaz e corso Garibaldi per un massimo di 10 negozi. Il Comune ha richiesto il consenso alla decorazione delle vetrine ai proprietari garantendo loro “che l’intervento non avrebbe previsto costi ma il rispettivo impegno a pulire internamente ed esternamente lo spazio sfitto coinvolto”, mentre il Municipio si accollerà le spese per il progetto di abbellimento e della successiva pulizia in caso di affitto dei locali.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui