Forlì, omicidio Severi: sull’analisi dei cellulari si accende lo scontro

Forlì

Sono stati i telefoni cellulari il tema principale della nuova udienza nel processo in corte d’assise per la morte di Franco Severi, del giugno 2022, trovato decapitato nei pressi della sua abitazione sulle colline di Civitella di Romagna. Tutto è ruotato intorno alla relazione presentata dall’ingegnere elettronico Sergio Civino, incaricato dal sostituto procuratore Federica Messina (che ha in mano il fascicolo dell’indagine) di analizzare le celle telefoniche della zona per verificare le utenze cellulari della vittima, dell’imputato, il fratello Daniele Severi, e della moglie di quest’ultimo, Monia Marchi, e ricostruire dai contatti avuti (telefonate, sms, utilizzo di dati internet) eventualmente dove potessero essere, o non essere, nelle 24 o 36 ore precedenti al ritrovamento del corpo dell’agricoltore. Due i passaggi sui quali davanti alla corte presieduta dal giudice Monica Galassi (a latere Marco De Leva e sei giudici popolari) si è acceso lo scontro tra la pubblica accusa, la difesa dell’imputato.

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