Forlì, omaggio a Nicola Piovani e 10 appuntamenti di Emilia-Romagna Festival

Forlì
  • 30 giugno 2025

L’organo e il flauto, Sigismund Thalbergv e Nicola Piovani, lo Stabat Mater di Pergolesi e l’omaggio ai Blues Brothers. La “grande musica” e i “grandi interpreti” dell’Emilia-Romagna Festival rendono ancor più suggestivo il centro storico di Forlì, e non solo, con 10 dei 60 appuntamenti in programma per la 25esima edizione della kermesse. Tra Duomo, San Mercuriale, Rocca di Caterina, Abbazia di San Antonio abate e un salto nel Comune alluvionato di Tredozio. La musica, sottolinea questa mattina alla stampa il vicesindaco Vincenzo Bongiorno presentando l’iniziativa alla stampa, è “strumento di dialogo, conoscenza, incontro e crescita culturale per le giovane generazioni”. E questi 10 appuntamenti, prosegue, “faranno bene al livello culturale della città”, rafforzando il percorso per la candidatura a Capitale italiana della cultura. Insomma “un segnale importante”, frutto di una “collaborazione fruttuosa che continua negli anni”. Le tariffe, chiosa, sono “accessibili a tutti” e due eventi sono gratuiti, altro “bel segnale”. Nel dettaglio del programma entra il direttore artistico Massimo Mercelli: la “costola” forlivese del festival, osserva, è “importantissima. La città si candida a Capitale della cultura e abbiamo messo molte energie sulla quantità e qualità dell’offerta”. Forti anche, aggiunge, della sinergia con la Fondazione Angelo Masini per il lato educativo e con l’associazione Noviart per quello sociale.

Si parte il 7 luglio dal Chiostro di Santa Lucia con lo spettacolo “Quel che resta del genio. Fascino e mistero di Sigismund Thalberg”, con il pianista Francesco Nicolosi, dedicato al musicista che sfidò Liszt in un celebre duello al pianoforte nel 1837 a Parigi.

Il 10 luglio la quinta la fa la sala Sangiorgi dell’Istituto Masini per “La notte dei flauti” con una “leggenda della musica”, il 90enne Maxence Larrieu, affiancato da alcuni tra i suoi più illustri allievi.

Ci si sposta alla Rocca di Caterina Sforza il 15 luglio per “A second life for people and things”, un progetto internazionale che unisce performance, arte e sostenibilità. Tra esposizione temporanea di sedie ‘d’arte’ riciclate; proiezione di “Lymph”, un progetto di video-danza dedicato alla natura con il patrocinio del premio Nobel per la pace Muhammad Yunus; concerto dell’orchestra “La Musica del Reciclaje di Madrid”, composta da giovani in situazione di disagio sociale che suonano strumenti realizzati con materiali di recupero.

Sempre alla Rocca il 21 luglio si festeggerà il ventesimo anniversario del “Del Barrio Trio”, mentre il 30 luglio sarà la volta della Big Band della Toscanini Academy con ”Omaggio ai Blues Brothers e ai giganti del jazz”, in un’esibizione che coinvolge giovani talenti selezionati dall’accademia per facilitare la transizione dei giovani musicisti dal percorso educativo al mondo del lavoro.

Il 5 agosto, nella Chiesa di Sant’Antonio Abate in Ravaldino protagonista sarà l’organo storico Verati del 1858, e il 7 agosto a Tredozio un concerto in strada terrà viva l’attenzione sull’alluvione del 2023, con l’ingresso a offerta libera a favore della ricostruzione del Comune. Si torna alla Rocca Caterina il 25 agosto con uno dei pianisti più amati dal pubblico italiano, il persiano Ramin Bahrami.

C’è poi grande attesa per uno degli eventi clou del festival: il 29 agosto in Duomo Nicola Piovani riceverà il XVI Premio alla carriera Erf e presenterà il suo nuovissimo lavoro sinfonico-corale “Preludio al Cantico”, ispirato alla figura di San Francesco, nell’ambito delle celebrazioni per gli 800 anni dalla morte. Il Festival si chiude infine proprio a Forlì l’11 settembre nell’Abbazia di San Mercuriale, con lo Stabat Mater di Giovanni Battista Pergolesi.

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