Forlì, oltre 100 accessi al Cau nei primi giorni

Sono stati 109 i pazienti visitati in nemmeno 5 giorni nel Cau di Forlì con una media giornaliera di 22 cittadini presi in carico al giorno. Nel 28% dei casi, le motivazioni che spingono a rivolgersi al neonato servizio è di natura ortopedica seguita, nel 14% dei casi, da punture di insetto. Il 92% dei pazienti vengono vengono dimessi con cure al proprio domicilio e solo nel 3% dei casi vengono invece inviati al pronto soccorso. Dal momento di arrivo nella struttura alle dimissioni passa circa un’ ora, 62 minuti per l’esattezza. Sono questi i primissimi dati del neonato Cau forlivese che ha aperto le proprie porte appena lunedì scorso. Numeri che, in sostanza, prendono in considerazione i primi quattro giorni di attività se si considera che riguardano gli accessi alla struttura dal giorno dell’apertura alle 10 di ieri mattina. “I pazienti - spiega Stefano De Carolis, direttore cure primarie di Forlì e Cesena - sono cresciuti rispetto a lunedì passando da 13 di lunedì ai 35 di giovedì - esemplifica -. Questo fa capire come effettivamente la cittadinanza, a mano a mano che conosce il servizio, vi accede dunque siamo sicuri che i numeri si avvicineranno a quelli degli altri Cau cittadini. Su Cesena, ad esempio, c’è un grosso afflusso nei fine settimana dove vengono superati anche i 100 accessi”. La fascia di popolazione è molto varia: il paziente più giovane aveva 7 anni, quello più anziano superava i 75 anni. “La maggior parte dei pazienti, 99 su 109, si è presentato in autonomia come è normale che sia per i Cau - prosegue De Carolis -, gli altri sono stati inviati o dal medico di base o da un altro medico oppure non hanno dichiarato la provenienza”. La maggior parte delle persone che si è presentata al Centro di assistenza urgenza, precisamente il 28%, lo ha fatto per motivi ortopedici: “Questo è un aspetto abbondantemente confermato anche da tutti gli altri Cau - prosegue - dove la prevalenza delle motivazioni di accesso è legata alla piccola traumatologia. Non dimentichiamo che abbiamo anche un percorso trauma che prevede una serie di facilitazioni a livello anche diagnostico un po’ assimilabili a quelle del pronto soccorso”. Sul secondo gradino del podio delle motivazioni che hanno spinto a varcare la soglia del Cau ci sono le punture di insetto, al terzo problematiche afferenti ad otorino assieme a richieste, esami e certificati. “La maggior parte dei pazienti, ovvero il 92% - continua De Carolis - esitano in dimissione a domicilio quindi risolvono il loro problema sanitario con visita e accertamenti fatti al Cau, nel 4% dei casi la dimissione a domicilio viene fatta con richiesta di accertamenti specialistici, solo il 3% di questi casi è stato trasferito al Pronto soccorso, direi che è un dato veramente molto positivo”. Anche i tempi di attesa sono molto veloci: fra l’accettazione e la visita passano appena 9 minuti mentre la permanenza totale prima di uscire con la diagnosi è di appena 1 ora. “Direi che al momento i risultati sono buoni - conclude - ma aspettiamo ovviamente i dati delle prossime settimane. Abbiamo degli spazi nuovi e molto ampi dunque abbiamo previsto di aprire il terzo ambulatorio nei momenti di maggiore flusso, come nei fine settimana o a seguito alle chiusure degli ambulatori dei medici di medicina generale”.