Forlì, nuovo Cau vicino all’ospedale

Un nuovo Cau dovrebbe sorgere nei pressi dell’ospedale. Anche se non è stata ancora identificata una sede specifica ed è dunque presto per parlare di tempistica, è invece chiara l’intenzione dell’Ausl di trovare una sede vicino al “Morgagni-Pierantoni” e dunque al pronto soccorso, per potenziare i servizi di assistenza territoriale. «Su Forlì - spiega Francesco Sintoni, direttore del distretto socio sanitario forlivese - l’intenzione dell’azienda è quella di accelerare. Per dare una risposta anche alla città di Forlì di potenziamento più immediato di servizi di assistenza territoriale, stiamo valutando l’apertura di un Cau (Centro assistenza e urgenza) più in prossimità dell’ospedale, in tempi più brevi rispetto al completamento dell’edificazione della Casa della comunità o dell’identificazione di ulteriori spazi della zona Portici. Siamo nella fase della valutazione con l’obiettivo di attivare il servizio nei prossimi mesi».
Rimane invariato, invece, il progetto ai Portici. «L’azienda ha in programma grossi investimenti che stanno per partire - spiega Sintoni -. Mi riferisco alla Casa della comunità, all’adeguamento di via Colombo. Tutti i lavori propedeutici al cantiere sono stati eseguiti ed entro il mese di febbraio, al massimo a marzo, partiranno le opere per l’edificazione della nuova struttura. Siamo anche in trattativa con il Comune per altri spazi, per ampliare ulteriormente il nuovo polo distrettuale che si sta concretizzando». Nel terreno dell’ex Orsi-Mangelli, la nuova Casa della salute, sarà il polo attorno al quale graviterà e dentro il quale si strutturerà tutta l’offerta della medicina di prossimità sul territorio forlivese. Una sorta di hub territoriale che dovrebbe diventare un punto di riferimento per servizi multidisciplinari di prossimità che interagirà con i nuclei di cure primarie. Il tutto è pensato per la presa in carico dei bisogni dei cittadini di diverse età. Si tratta di una struttura di 3mila metri quadrati nella quale saranno erogati servizi sanitari. Al suo interno, dunque, troveranno posto, per esempio, i servizi sociali, il Cup, il punto prelievi, gli infermieri di famiglia, la diagnostica di base, i medici di medicina generale, i servizi di prevenzione, il centro per le demenze, la psicologia di comunità.