Forlì, nuove fogne a Villa Rotta: via libera al progetto

Entro la fine del prossimo anno dovrebbero essere realizzati 2400 metri di tubature per dotare di fognature le abitazioni di Villa Rotta che ancora ne sono sprovviste. Martedì pomeriggio, infatti, il consiglio comunale ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica di Hera per andare ad apporre il vincolo preordinato all’esproprio. “Attualmente gli utenti di quella zona sono provvisti di fossa Imhoff (tipo di fossa biologica ndr) ma scaricano nel reticolo superficiale - ha spiegato l’assessore Luca Bartolini -, quindi è ovvio che non sia la migliore condizione quando, come in questo periodo, non c’è un apprezzabile deflusso idraulico. Per eliminare questi scarichi nel reticolo di superficie, nei fossi, per intenderci, l’Agenzia Territoriale dell’ Emilia Romagna per i servizi idrici e rifiuti (Atersir), ha deliberato di fare un intervento per intercettare questi scarichi dall’abitato di Villa Rotta, e convogliarli al depuratore di via dei Grigioni”. Atersir aveva valutato due ipotesi. La prima era quella di costruire un piccolo impianto di depurazione in zona mentre la seconda, per cui ha optato, è quella di realizzare una nuova rete fognaria dove a gravità, quindi per caduta, gli scarichi vengono convogliati in un impianto di sollevamento in via Fiumicello, lontano dalle abitazioni, in un terreno di proprietà dell’Ausl. “Dall’impianto di via Fiumicello questi scarichi verranno pompati al pozzetto più vicino che è in via Brasini, oltre all’autostrada a Carpinello - prosegue Bartolini -. Tale pozzetto, è già collegato al depuratore di via dei Grigioni”. Si tratta di un intervento che prevede 1100 metri di nuova rete fognaria a gravità e 1300 metri lineari dall’impianto di sollevamento di via Fiumicello a Carpinello. Serviranno, poi, 144 metri quadri per realizzare la centrale di sollevamento nel terreno dell’Ausl. La fine dei lavori dell’ impianto è prevista entro la fine del 2026. “Sarà previsto anche l’attraversamento della A14 dell’autostrada mediante trivellazione orizzontale controllata - aggiunge l’assessore -. Noi portiamo questo procedimento unico in consiglio comunale per andare ad apporre il vincolo preordinato all’esproprio in quanto questo intervento non è previsto negli strumenti urbanistici comunali. Abbiamo dibattuto a lungo in commissione consiliare l’argomento ed è emerso che a Forlì, rispetto ad altri Comuni, gli scarichi separati di acque chiare e nere, è più adeguata rispetto ad altri comuni ed è nella norma. Ci sono ancora alcuni nuclei che Hera duecento nuclei sparsi che si avvalgono della fossa Imhoff ma sono rimasti pochi. Si contano in zone come Barisano, Durazzanino, Carpinello e pochi altri e nei piani d’ambito di Atersir è previsto che verranno allacciati anche questi entro il 2030”.