Forlì, morsi e minacce al marito per avere più soldi da giocare alle slot

Morsi alle braccia e al petto. Un coltello puntato durante una lite. E soprattutto continue sfuriate e richieste di soldi, che voleva sottrarre dagli assegni familiari per - secondo quanto contestato - andare a giocare alle slot e ai videopoker nella sala scommesse. La vittima di questi maltrattamenti in famiglia è un uomo. Un 40enne, padre di cinque figli, che ora, dopo che la compagna si è allontanata dal tetto coniugale, l’ha denunciata accusandola di maltrattamenti in famiglia. Il processo a carico della donna è in corso nell’aula collegiale del presidente Monica Galassi (giudici a latere Marco De Leva e Andrea Priore) e si avvia al termine ma nelle passate udienze ha avuto anche momenti “extragiudiziari” ad alta tensione.
In una delle precedenti convocazioni in aula, infatti, ha testimoniato la parte civile, cioè l’uomo residente nel Forlivese (difeso dall’avvocato Barbara Urbini) che punta il dito contro la moglie. Ha denunciato vari episodi violenti accaduti in contesto domestico nel corso del tempo. Ripercorrendo continue liti e percosse, ha spiegato ai carabinieri di essere stato preso a morsi dalla compagna e sottolineato come in casa i soldi non fossero mai abbastanza, perché la donna ne pretendeva sempre di più per poter scommettere alle video lottery e ai giochi d’azzardo di una sala scommesse dell’area forlivese. Tra le liti descritte, che iniziavano sempre davanti ai figli anche piccoli, in un caso in particolare l’uomo ha riferito di aver avuto molta paura per la sua incolumità, visto che la moglie lo aveva inseguito in camera da letto brandendo un coltello da cucina.
Tutte accuse che la donna rigetta al mittente, anche se in una circostanza, durante un’udienza, fuori dall’aula aveva aggredito verbalmente il suo ex compagno al punto che nei corridoi di palazzo di giustizia sono dovuti intervenire gli avvocati dell’imputata (ossia Carlotta Messeri e Nicola Caticci del foro di Firenze).