Forlì, montagnola di fango e parco urbano: ecco cosa succederà

Sarà ridotta e risagomata anche la collina artificiale, intervento inserito all’interno del progetto rivalorizzazione del parco urbano che è stato danneggiato dall’alluvione del maggio 2023». Non ci gira attorno l’assessore Giuseppe Petetta alla luce dell’esposto-denuncia presentato in Procura dal giornalista Fabrizio Rappini in cui evidenzia la pericolosità della montagnola artificiale all’interno del polmone verde cittadino. La preoccupazione, infatti, è per quei bambini e ragazzi che molto spesso vi salgono e scendono in bicicletta rischiando di farsi male, oltre al fatto che potrebbero esserci anche contaminazioni legate al fatto che la montagnola è stata realizzato con il fango dell’alluvione.
«Non ci sono problemi legati alla sicurezza, i progettisti non li hanno riscontrati in questi due anni - spiega l’assessore -. è bene non creare allarmismo, soprattutto per ciò che riguarda l’impatto ambientale che l’agglomerato potrebbe provocare. La montagnola, essendo stata realizzata subito dopo l’alluvione che ha messo in ginocchio la città nel 2023, è già stata analizzata. Nello specifico sono state fatte tutte le verifiche sui fanghi, la stessa Arpae ha precisato che si tratta di terra».
Come noto, tutto si inserisce all’interno di un progetto di recupero del parco “Franco Agosto”. «La ristrutturazione è finanziata dalla struttura commissariale per 1,950 milioni di euro derivanti dal Pnrr - fa il punto Petetta -. Un progetto, quindi, con una scadenza precisa, in quanto i fondi dovranno essere utilizzati entro il 30 giugno 2026. Il piano è stato già consegnato alla struttura commissariale l’8 agosto e appena sarà validato si procederà con la gara per l’avvio dei lavori. L’obiettivo è mettere a bando il progetto entro l’autunno. Non solo, vorrei ricordare che si è potuto procedere con la progettazione per il ripristino del parco urbano solamente nell’estate 2024, prima con la struttura commissariale è stato necessario esaminare la condizione del patrimonio arboreo e verificare la portata dei danni provocati dall’alluvione».
Altro intervento che interesserà in modo particolare il polmone verde della città di Forlì, riguarda proprio il laghetto che spesso è stato al centro di polemiche. «L’impiantistica idraulica è stata compromessa, gli ossigenatori si sono riempiti di fango - conclude l’assessore Petetta -. A tal proposito, quindi, si è pensato ad un completo rifacimento del laghetto, che attualmente è in fase di progettazione. Anche in questo caso, contiamo di arrivare a una svolta entro l’autunno: affideremo i lavori dopo apposita gara d’appalto. Per questo intervento, il Comune potrà contare sulla donazione di La7 che ammonta a 500mila euro».