Molestava e minacciava continuamente i fruitori del parco di via Dragoni il nigeriano di 31 anni che giovedì, in esecuzione del provvedimento di espulsione del Prefetto e dell’ordine di trattenimento del Questore della provincia di Forlì Cesena, è stato accompagnato in un CPR (Centro di Permanenza per i Rimpatri) del sud Italia in attesa del rilascio dei documenti necessari al rimpatrio da parte dell’autorità consolare nigeriana.
I suoi comportamenti, spesso minacciosi e colmi d’ira ingiustificata e scomposta nei confronti degli utenti del parco (bambini, donne, ragazzi e persone anziane), lo avevano fatto diventare un “incubo” per i frequentatori dell’area verde, tanto da indurre alla fine di settembre scorso una ventina di residenti a firmare un accorato esposto al Questore, nel quale lamentavano come l’uomo avesse la pretesa di “appropriarsi” del parco, controllandone gli accessi e pretendendo di allontanare i presenti a suo insindacabile e incomprensibile giudizio.
Questo atteggiamento aveva determinato molte tensioni e chi aveva tentato di farlo ragionare era stato minacciato anche con cocci di bottiglia.
Numerosi gli interventi degli agenti della Polizia Locale di Forlì, più volte accorsi – come le volanti della Questura - per le intemperanze dell’uomo non solo nel parco di Via Dragoni ma anche a Bussecchio, nell’area verde presente tra le vie De Nobili e Orfeo da Bologna, dove il nigeriano aggressivo pretendeva di esercitare il suo demenziale controllo.
La Questura, in sinergia con la Polizia Locale, ha stretto quindi il “cerchio” attorno all’uomo, sia disponendo più interventi d’iniziativa volti a contenere le intemperanze dello straniero, sia avviando mirati approfondimenti volti ad accelerare gli accertamenti sui requisiti di legittimità della sua permanenza nel territorio dello Stato.