Forlì, Mariolina ha sconfitto il Coronavirus a 103 anni

Forlì

FORLI'. La forza della vita. Quella che anche a 103 anni è ancora così vigorosa da permettere, a chi la sente fluire nelle vene, di superare le prove più ardue. Di sconfiggere anche quel Coronavirus che tanto dolore, e morte, ha procurato in Italia e a Forlì in questi mesi.
Lei, Maria Bombardi, per tutti Mariolina, ne è stata contagiata a metà aprile proprio laddove l’infezione ha colpito con maggiore durezza: la casa di riposo “Pietro Zangheri” della quale è ospite ormai da 19 anni. Purtroppo tanti anziani hanno pagato il tributo più alto, ma lei no. Anzi, ieri mattina è arrivato l’annuncio: Maria Bombardi è guarita.


Durante il lungo isolamento al reparto-Covid approntato alla residenza forlivese, l’energia e la positività che tutti le riconoscono, l’hanno sostenuta e le hanno permesso di superare la malattia senza mai rendere necessario un ricovero ospedaliero. Certo, per lei è ancora necessaria la permanenza di un paio di giorni in reparto e poi di due settimane nella cosiddetta “zona grigia” della struttura prima di un ritorno nella propria camera, ma l’annuncio dato dal Comune della negatività ai tamponi di controllo ha però il tono del sensazionale. Comprensibilmente. «Una guarigione al limite dell’incredibile - esulta anche il sindaco Gian Luca Zattini -, ma simbolica perché la signora è guarita proprio all’interno della “Zangheri” e perché la sua vittoria è il monito di una donna che a 103 anni ce l’ha fatta. In un tempo in cui la morte ci scorre davanti, la vicenda di questa anziana signora ci riempie di gioia e di speranza».


È così, anche perché Mariolina, per tanti anni cameriera del reparto dedicato a medici e personale sanitario del “Pierantoni” quando era ancora il sanatorio di Forlì, il 13 agosto compirà 104 anni. Ora che si è svegliata anche dallo stato di torpore indotto per curare la malattia, alla casa di riposo c’è una grande voglia di poterla festeggiare. «È straordinario sapere che anche il secondo tampone, dopo il primo di mercoledì, è risultato negativo - afferma la presidente Wilma Vernocchi - anche perché Mariolina è un’amica, una donna forte e solare che a dispetto dell’età è sempre stata lucidissima e ha sempre amato prendersi cura di sé. La sua camera è perfettamente ordinata, piena di ricordi e di bambole, non l’ho mai vista se non vestita con abiti coordinati e sempre in tinta con gli accessori, truccata e con le unghie smaltate. Sino a pochi mesi fa scendeva nel salone per giocare a carte con gli ospiti. E poi ha un segreto di longevità». Impossibile da indovinare se non lo svelasse Wilma Vernocchi. «Non possono mancare sulla sua tavola un crescione e una birra, anch’io quando vado a trovarla, oltre ai fiori, la birra gliela porto sempre».
Esagerato? No, ci pensa uno dei 5 nipoti a confermare. E la sua parola conta visto che si tratta di Araldo Campanini, ex primario di Pneumologia dell’ospedale forlivese, ora esercitante libera professione come specialista in malattie dell’apparato respiratorio alla clinica Villa Igea. «Anche un bicchierino di grappa dopo i pasti se è per questo - sorride -. Siamo tutti felici di avere avuto questa notizia dopo lunghe settimane di informazioni rarefatte sulle sue condizioni. Io personalmente l’ho sentita due volte. Alla prima videochiamata, appena isolata nel reparto-Covid, era ancora tutta bella truccata. Non mi stupisce: una volta cadde mentre puliva il lampadario e per andare in Pronto Soccorso si volle truccare, mettere i bracciali e uno dei suoi vestiti, sempre coloratissimi da Regina Elisabetta». Anche dai colori, quindi, ne emerge la forza. «Sì e dalla sua umanità verso tutti - afferma Campanini -. Quando iniziai a esercitare, in Galleria Mazzini, lo feci in una stanza del suo appartamento che, anni prima, aveva voluto creare apposta come mio studio».

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