Forlì, Livia Tellus: utile netto di quasi 5 milioni nel bilancio 2025

Forlì
  • 05 agosto 2025

È stato approvato da parte dell’Assemblea dei Soci riunita nella mattinata di oggi, martedì 5 agosto, il budget di Gruppo 2025-2027 di Livia Tellus Romagna Holding. Documento di programmazione contraddistinto, nella chiusura dell’esercizio finanziario 2024-2025, dal conseguimento di performance gestionali ed economiche in continuo miglioramento rispetto alle precedenti annualità.

“Consolidamento e crescita - si legge in una nota del Gruppo - a questi obiettivi era infatti finalizzato, e a questi risultati ha condotto, il percorso intrapreso in questi ultimi anni dal Consiglio d’Amministrazione di Livia Tellus presieduto da Antonella Danesi, onde dare attuazione alla sua missione fondativa di garantire un’azione amministrativa coordinata, unitaria ed efficiente, sulle società di servizi pubblici partecipate da tutti gli Enti Locali del comprensorio forlivese.

Attraverso il suo ruolo di holding pubblica di proprietà dei 15 Comuni della Romagna Forlivese, il Gruppo continua a svolgere per conto dei suoi soci un’attività di indirizzo strategico, assicurando compattezza, continuità ed economicità nella gestione delle società partecipate e al tempo stesso cercando di massimizzare i benefici che queste possono apportare alla collettività in termini di sostenibilità economica e sociale.

Proprio in tal senso, l’esercizio finanziario 2024-2025 approvato dall’assemblea dei soci, dimostra come la holding sia riuscita ad assolvere in modo sempre più puntuale nel corso degli ultimi anni alle proprie funzioni di controllo ed efficientamento economico-finanziario, portando a incrementare sia le performance di Gruppo sia quelle delle singole società.

Risultati significativi e per nulla scontati, che l’azione coordinata di Livia Tellus ha permesso di conseguire pur in una fase storica contrassegnata a livello globale e territoriale da situazioni di estrema instabilità ed incertezza. Dal dramma della pandemia Covid e dei suoi effetti protrattisi per almeno un biennio, all’esponenziale incremento dei costi delle materie prime; dall’avvento dei conflitti tuttora in corso in Est Europa e Medio Oriente, alla devastante alluvione che ha colpito Forlì e la Romagna, lo scenario poteva avere pesanti ripercussioni anche sulle società partecipate dai Comuni.

Queste, invece, hanno mantenuto piena continuità operativa e sono riuscite a gestire in maniera efficace ed efficiente situazioni straordinarie, assicurando così al territorio la fornitura di tutti quei servizi pubblici indispensabili al benessere della collettività. L’azione di “controllo analogo congiunto” svolta attraverso Livia Tellus Romagna Holding, ha permesso poi di conseguire risultati operativi persino superiori a quelli del periodo antecedente queste criticità ed emergenze.

Emblematico il caso di Forlifarma Spa, la società di gestione delle 11 farmacie comunali di Forlì e Forlimpopoli, la quale ha intrapreso un percorso virtuoso tale che l’incidenza dell’utile d’esercizio sul fatturato è passata dal 2% circa del 2018 sino all’attuale 5%”.

Utile netto di quasi 5 milioni

La holding stessa, nel suo Bilancio 2025, presenta un utile netto pari a 4.979.000 euro, riscontro in significativo incremento rispetto ai 3.431.136 euro con cui si chiuse a fine giugno l’esercizio finanziario del 2019, ossia l’anno precedente le crisi da quel momento succedutesi. Aumentati anche i ricavi ottenuti dai dividendi delle società: si è passati dai 3.835.039 euro del 2019 ai 5.370.928 euro del 2022, sino a raggiungere quest’anno quota 5.591.655 euro. Salgono, di conseguenza, anche i dividendi distribuiti ai 15 Comuni soci di Livia Tellus: 4.922.227 euro, con un incremento di 83.428 euro rispetto a tre anni fa e, addirittura, di quasi 2,2 milioni rispetto ai 2.742.810 euro del Bilancio 2019.

Tutto ciò va di pari passo con una costante ottimizzazione dei costi della produzione, mantenutisi in questi anni pressoché stabili a 500.000 euro, e con una gestione finanziaria virtuosa che, attraverso il monitoraggio e la negoziazione sui finanziamenti bancari, ha consentito di inserire a bilancio interessi attivi per 250.000 euro. Quota che non compariva nel 2022 e che, nel 2019, era pari ad appena 1.094 euro.

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