Forlì. Legambiente: «Su fiumi e cambiamenti climatici va adottata una visione d’insieme»

Fiumi e cambiamenti climatici rappresentano una sfida di gestione integrata e partecipata. È un imperativo per Francesco Occhipinti, presidente di Legambiente Forlì-Cesena: «La situazione dei fiumi è abbastanza complessa - afferma -. Si è parlato tanto di manutenzione, ma spesso le idee divergono e i cittadini, spesso mossi dall’onda emotiva, pongono questioni che non sempre sono supportate da dati tecnici. È importante invece adottare una visione di insieme, considerando il territorio nel suo complesso, e non limitarsi a intervenire su un singolo tratto di un fiume».
La gestione delle acque dev’essere, dunque, pensata in modo sistemico, coinvolgendo però non solo gli esperti, ma anche le comunità locali: «Non esiste una soluzione unica - ha aggiunto - e in futuro sarà fondamentale una partecipazione più attiva della cittadinanza. Chi decide deve confrontarsi con il territorio, ascoltare le sue esigenze e sensibilizzare sulla necessità di conoscere i cambiamenti climatici che stanno modificando il nostro ambiente».
Servono strategie diversificate per mettere in sicurezza il comprensorio che si sta trasformando. “Ogni frazione, ogni zona ha le sue peculiarità e per questo non c’è una “ricetta” unica per risolvere i problemi, le misure devono essere diverse e adattate - sostiene il presidente di Legambiente - , bisogna lavorare sull’intero sistema».
Gli effetti che i cambiamenti climatici hanno sull’ambiente sono strettamente correlati tra loro. Il riscaldamento dei mari, ad esempio, può concorrere a determinare eventi atmosferici estremi.
«Negli ultimi giorni, grazie al maltempo, la temperatura dell’acqua del mare si è abbassata - riflette Occhipinti - Negli ultimi due anni, tuttavia, i dati forniti da Arpae, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale dell’Emilia-Romagna, mostrano temperature prossime ai 29 gradi già a partire dal mese di giugno. Temperature elevate nel mare favoriscono l’evaporazione, condizione riscontrata anche nel maggio 2023, ed inoltre creano condizioni favorevoli per specie aliene come il granchio blu. Specie invasive che trovano habitat favorevoli, alterando gli ecosistemi locali».