Forlì. La solidarietà non si dimentica, i ragazzi terremotati abruzzesi aiutano i Romiti

Forlì
  • 15 ottobre 2023

La solidarietà e l’aiuto che si offre alle persone in difficoltà può capitare che vengano restituiti quando le parti si invertono. Una lezione di educazione civica quella che una ventina ragazzi della scuola media “Mercuriali” dei Romiti ha ricevuto ieri, inaspettata. A regalarla un gruppo di ragazzi poco più che ventenni, che dall’Abruzzo hanno portato materiale scolastico donato alla primaria “Squadrani” come segno di riconoscenza perchè nel 2009 la Protezione civile di Dovadola si era mossa per aiutare i paesi abruzzesi colpiti dal devastante terremoto che aveva raso al suolo anche la scuola del loro paese, San Demetrio ne’ Vestini, comune di 1.900 abitanti in provincia dell’Aquila. I ragazzi ieri a Forlì, all’epoca erano bambini o adolescenti, ma ora, a distanza di 14 anni, quando hanno saputo che tra i comuni colpiti dall’alluvione di maggio c’era anche Dovadola, hanno deciso di avviare una raccolta fondi da devolvere alla Romagna. La Protezione civile dovadolese è stata contattata, ma in paese non ci sono state scuole danneggiate, così la donazione è stata “trasferita” alla “Pio Squadrani” dei Romiti. Nella giornata di chiusura della scuola primaria, l’incontro tra la delegazione abruzzese arrivata a Forlì, Dovadola e la scuola “Squadrani” è avvenuta all’adiacente “Mercuriali”. Sette ragazzi dell’associazione di promozione sociale “Vestini-I ragazzi di San Demetrio”, accompagnati da rappresentanti della Protezione civile di Dovadola guidati dal presidente Roberto Bartolini e dal sindaco Francesco Tassinari, hanno incontrato la dirigente scolastica Daniela Bandini e la vice preside Giorgia Picchi per consegnare la donazione.

«Siamo dei ragazzi di San Demetrio Vestini – ha esordito Andrea Traficante, parlando anche agli studenti, a nome degli altri sei giovani soci – l’associazione si è costituita nel 2020, nel periodo del Covid, composta da giovani che volevano ricostruire il tessuto del nostro territorio, un territorio colpito dal terremoto nel 2009, quindi abbiamo avuto un’esperienza simile a questa di Forlì. Eravamo piccoli per capire quello che ci stava accadendo intorno, però nonostante questo abbiamo il ricordo di tutte le persone che ci sono state vicine durante quel periodo, come la Protezione civile di Dovadola, e tutto quello che hanno fatto per noi e la nostra terra. Il ricordo più bello di quel dramma, è proprio quel senso di ritorno alla normalità, perchè seppure eravamo bambini tra i 7 e i 13 anni, sono eventi che ti segnano in maniera indelebile. Nei momenti di difficoltà avere un sostegno reciproco è qualcosa di fondamentale e bisogna guardare al futuro con ottimismo, che in questi casi non è mai facile. Siamo venuti qui, in una scuola e non in un qualsiasi altro posto perchè crediamo che la scuola sia il luogo migliore per rappresentare la parola futuro. Ci siamo mobilitati per contribuire al sostegno con quel senso di solidarietà che noi abbiamo anche grazie a quello che è stato fatto per noi durante il terremoto. Per noi questa è la chiusura di un cerchio: 14 anni fa siamo stati noi a trovarci in una situazione di estrema difficoltà e persone come la Protezione civile si sono messe a disposizione per sostenerci, oggi è come un contraccambiare il favore che si è stato fatto».

«Per noi è un’emozione enorme, i ragazzi hanno fatto un’azione da libro “Cuore” e oggi voi – aggiunge Roberto Bartolini rivolto agli studenti – avete l’opportunità di vivere la lezione più importante dell’anno scolastico, cioè di educazione civica e solidarietà. Questi ragazzi abruzzesi avevano perso la scuola, in pochi mesi gli è stata ricostruita da vari enti e noi abbiamo raccolto fondi, acquistato materiale e glielo abbiamo consegnato. Ricordo che tutte le classi raccolte in un’aula magna ci hanno accolto cantando “Romagna Mia”. Ora a 14 anni di distanza questi ragazzi, insieme all’ex sindaco Silvano Cappelli, hanno pensato di raccogliere fondi per aiutarci. Noi che abbiamo avuto strade distrutte in collina , ma non scuole danneggiate, li abbiamo indirizzati alla “Squadrani”. Il loro gesto di oggi è un insegnamento enorme».

Alla dirigente scolastica daniele Bandini e alla vice preside Giorgia Picchi il compito di ricordare agli ospiti cosa sia successo ai Romiti e ai quartieri alluvionati e la fatica di ripartire, sempre con grande attenzione ai giovani sin dai giorni immediatamente successivi alla tragedia. «Non vogliamo dimenticare, ma vogliamo crescere – ha detto la dirigente Bandini – da questa situazione tragica. L’insegnamento migliore viene da questi ragazzi che oggi sono venuti più per darci la loro vicinanza. Da dirigente spero che i miei studenti portino nel cuore questo valore».

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