Forlì, la società FA prepara il rilancio dell’aeroporto

Mentre la società di gestione dell’aeroporto “Ridolfi” è al lavoro per presentare un piano di rilancio dello scalo di via Seganti, la Regione ha commissionato uno studio per predisporre entro la fine dell’anno una legge ad hoc per regolamentare disciplinare l’intero sistema aeroportuale dell’Emilia Romagna.

Facciamo un passo indietro. Con lo scalo di Parma che rischia la chiusura dopo il fallimento dell’aumento di capitale da 8 milioni necessario per garantire la continuità aziendale, si è paventata anche l’ipotesi di far convogliare tutto su Bologna che a sua volta potrebbe cedere alcuni voli proprio all’aeroporto di Forlì. «Occorre fare chiarezza – afferma il presidente della Regione, Michele De Pascale –. Tanto per cominciare Bologna non può “cedere” tratte, ogni scalo deve essere capace di attrarre le compagnie aeree. Può succedere, come accaduto in passato, che il “Marconi” per esigenze particolari possa spostare temporaneamente alcuni voli».

Insomma, per Forlì all’orizzonte non ci sarebbe uno scambio di tratte. «Sappiamo che il “Ridolfi” e il “Verdi” di Parma, dove qui la partita risulta essere più critica, non stanno vivendo una situazione facile – prosegue il governatore –. A differenza di Rimini, questi due scali non hanno registrato una crescita di passeggeri che si attestano attorno ai 130mila. In questo contesto, però, FA, la società di gestione dell’aeroporto di Forlì, si sta impegnando nell’elaborazione di un piano di rilancio dello scalo. La Regione è al suo fianco, posso dire che da parte nostra c’è la massima collaborazione così come non mancano fiducia e sintonia sulle ipotesi che sono al momento sul piatto». In pratica, dopo le esperienze maturate negli ultimi anni, da parte di FA tutti gli sforzi sono focalizzati sul piano di rilancio con l’ obiettivo di riportare il “Ridolfi” al centro della scena, dimostrando che anche uno scalo di medie dimensioni può giocare un ruolo da protagonista nel panorama aeroportuale regionale, a patto di avere una visione e una rotta ben definite.

Dal canto suo, la Regione ha imboccato anche un’altra strada: quella di una nuova legge per disciplinare l’intero sistema aeroportuale dell’Emilia Romagna. «Abbiamo già commissionato un apposito studio – conclude De Pascale –, vogliamo capire quale reale possibilità di crescita ha Bologna e, di conseguenza, anche le potenzialità effettive degli altri tre scali regionali. Sulla base di questo l’intento è quello di arrivare entro la fine dell’anno ad avere una legge regionale ad hoc e consegnare strumenti di sostegno concreti che possano contribuire allo sviluppo dei nostri aeroporti e, quindi, di tutto il sistema aeroportuale».

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