Forlì, l’Asaps sugli autovelox: “Riordino giusto, ma sono utili”

Forlì
  • 24 febbraio 2024

Autovelox, nuovo Codice e omicidio stradale. Sono temi caldi in questi giorni, argomenti che ruotano intorno alla sicurezza stradale che ci riguarda tutti e che è al centro dell’attività dell’Asaps, associazione sostenitori amici polizia stradale, con sede a Forlì. Il suo presidente Giordano Biserni mette in guardia dal rischio di distrarsi dal vero problema, ovvero i troppi morti sulle strade e lasciar passare l’impressione di un “liberi tutti”. «Oggi (ieri, ndr) riportiamo la morte di un ragazzo di 17enne e del ferimento della sorella, investiti da un tir che si è dato alla fuga in una strada urbana a Sanremo. Per questo dico preoccupiamoci della sicurezza sulle strade».

Il decreto

Si parte dall’attesa per l’arrivo di un nuovo decreto Autovelox, per stabilire le norme che regolano l’utilizzo dei misuratori di velocità nelle strade italiane. «Aspettiamo la direttiva che deve riordinare la collocazione degli autovelox fissi e forse anche mobili, anche perché in qualche caso c’è stato un assembramento e un utilizzo più per fare cassa che non per la sicurezza. Noi abbiamo l’esempio dell’E45 quando 5-6 comuni posizionavano gli autovelox in maniera indistinta e autonoma. Il rischio con questa riorganizzazione è che “si butti il bambino con l’acqua sporca”: i limitatori di velocità, quando sono collocati in maniera adeguata sono un contributo notevole alla sicurezza stradale. Guardiamo con attenzione questa direttiva e la successiva circolare, la prevedeva la legge 120 del 2010, ben venga il riordino dopo quasi 14 anni. Però si è scatenata una messa sotto accusa di tutto il sistema dei rilevatori di velocità, sono nati e si diffondono in maniera preoccupante i fleximan, atteggiamenti criminali e da punire».

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