Forlì, “L’arte che accoglie”: la mostra che dà voce alla resilienza delle donne

L’associazione “Ti racconto un segreto” si presenta alla città con la mostra “L’arte che accoglie”, che sarà inaugurata al Giardino Gio di corso della Repubblica 119, martedì 25 novembre alle 18. La data non è scelta a caso: la mostra, sostenuta dal Lions Club Valle del Bidente presieduto da Massimo Sanzani, raccoglie infatti opere realizzate da donne che hanno alle spalle un vissuto doloroso.

«È stata la mia esperienza a portarmi a fondare questa associazione - spiega la presidente Elisa Valentini -, con la consapevolezza che per chi ha subito violenza è molto difficile denunciare, e che elaborare quel dolore segreto richiede tempi individuali. Noi quindi vogliamo costruire uno spazio dove grazie alla condivisione con altre persone, e con gli strumenti dell’arte e dello sport, sia possibile superare la solitudine imposta dal peso della sofferenza. L’esposizione, un’arte di resilienza, vuole proprio indicare che le persone, le donne, hanno le risorse per ricominciare “il giorno dopo”, e per proseguire la vita dopo il trauma. L’arte è capace di regalare gioia, e amore: medicine per affrontare il dolore in modo diverso».

La mostra è il frutto di quattro incontri tenuti dalla fine di settembre all’11 novembre: la terapista e gestalt counselor Cinzia Lissi, che da vent’anni si occupa di arte-terapia sanitaria, ha seguito questo percorso, che per richiesta delle donne coinvolte proseguirà anche nel 2026. «Condividere le risorse per affrontare il dolore è fondamentale - afferma del resto l’esperta - e genera un percorso “nutritivo”. Durante i nostri appuntamenti le donne si sono raccontate, esprimendo le proprie emozioni ma anche la gratitudine per un ascolto senza giudizio, rispettoso di quello che stavano vivendo. In una parola, hanno avuto la possibilità di esprimersi senza paura, e realizzare un’attività liberatoria».

Ognuna delle donne coinvolte ha realizzato oltre a varie altre produzioni creative, due tele a tema libero, che saranno esposte e che raccontano “L’incontro con me bambina” e “Chi sono io, oggi”, le due «parti diverse - commentano Valentini e Lissi- di cui è fatta ognuna di coloro che si sono messe in gioco». E mentre Roberto Martini, gestore del Giardino Gio, auspica che a vedere la mostra, e a continuare la riflessione durante l’aperitivo che seguirà, ci siano anche molti uomini, l’assessora Andrea Cintorino si dice «orgogliosa della rete che anche nel comprensorio coadiuva l’amministrazione forlivese nel contrasto alla violenza fisica e psicologica contro le donne: una rete che ci auguriamo che si rafforzi e cresca».

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