Forlì, Irst “Dino Amadori” confermato istituto d’eccellenza dal Ministero della Salute

Un polo d’eccellenza strategico a livello nazionale per la cura, la ricerca e la terapia sperimentale onco-ematologica: l’Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori (Irst) “Dino Amadori” di Meldola riafferma il proprio prestigio grazie al decreto del Ministero della Salute che ne conferma la qualifica di Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) nella disciplina “terapie avanzate nell’ambito dell’oncologia medica”.
“La conferma che arriva dal ministero attesta come l’Istituto di Meldola rappresenti la punta di diamante della ricerca in Romagna. Noi vogliamo però che cresca ancora, anche da un punto di vista dimensionale - commenta il presidente della Regione, Michele De Pascale -. Coerentemente con la volontà del suo fondatore, Dino Amadori, l’istituto diventerà capofila di tutta la rete oncologica romagnola, migliorando quelle economie di scala che lo rendano sempre più sostenibile e all’avanguardia”.
L’assessore regionale alle Politiche per la salute, Massimo Fabi, ha aggiunto che “La portata innovativa dell’Irst di Meldola, a quasi vent’anni dalla sua nascita, rimane rilevante, e questo ulteriore riconoscimento conferma la bontà della sua progettazione. La collaborazione generosa e senza fini di lucro tra Regione, Azienda sanitaria, Università, Comune, IOR e fondazioni bancarie ne fanno un modello, una terza via virtuosa tra il servizio pubblico tradizionale e l’impresa privata”.
“Il rinnovo della qualifica di Irccs non è solo un atto formale, ma una profonda attestazione di valore, fiducia e responsabilità” dichiara la direttrice generale dell’Irst di Meldola, Cristina Marchesi. “Significa riconoscere la solidità del nostro percorso scientifico e clinico, l’impegno di una comunità professionale che fa della cura e della ricerca la propria missione, e l’efficacia di un modello che sa unire eccellenza, innovazione, prossimità. Ne siamo ovviamente felici: Irccs non è solo un acronimo ma ciò che Irst è e vuole continuare a rappresentare”.