Forlì. Infermiera del Morgagni-Pierantoni campionessa mondiale di Spartan Race

Campionessa mondiale di Spartan race nella categoria 40-44 anni. E’ l’impresa compiuta da Patrizia Savorani, ravennate, infermiera all’ospedale “Morgagni Pierantoni” di Forlì. Ha conquistato il titolo ad Abu Dhabi, in una disciplina in forte crescita, anche se ancora poco conosciuta al grande pubblico: si tratta di una corsa a ostacoli, naturali e artificiali, sulla falsa riga degli allenamenti militari. «Lungo il percorso - racconta la 42enne - vengono inseriti degli ostacoli, come saltare muri, passare sotto il filo spinato, salire una corda fino a 5 metri di altezza. Il mondiale era articolato su 21 chilometri, con 400 metri di dislivello e 32 ostacoli. Una prova a tempo. Quando mi hanno detto che ero arrivata prima non ci credevo». Il percorso ad Abu Dhabi era simile a quello dello scorso anno. «Ero arrivata sesta e quest’anno mi sono voluta rimettere in gioco. Ho fatto un lavoro particolare con uno staff, perchè non è facile il deserto, è un ambiente particolare: mi ha aiutato molto l’ipnosi, nel 2022 ero andata un po’ in crisi vedendo per 21 chilometri lo stesso scenario con dune e sabbia. Ho fatto anche l’ago puntura. Tutte cose che mi hanno permesso di gestire in un altro modo la gara ed è andata molto bene. Mi sono allenata al camp “Lupi di Sparta” di Cesenatico e al box “Crossfit Forlì”».
L’Ocr, acronimo di obstacle course race, è stato inserito nel pentathlon moderno e quindi si potrà vedere alla prossima Olimpiade di Parigi. Per Patrizia Savorani la vittoria non è certo una novità: ha vinto il campionato italiano Spartan race age groupe 40-44 nel 2021 e nel 2022, quest’anno è arrivata seconda, condizionata da un infortunio a inizio stagione che l’ha portata a stare ferma 5 mesi. All’europeo Spartan race svolto ad Andorra ha chiuso in quarta posizione. A Kaprun in 3ª posizione, là dove si svolgerà il prossimo europeo, obiettivo dichiarato di Patrizia. «Mi piacerebbe salire su quel podio - ammette l’infermiera ravennate - visto che quest’anno l’ho sfiorato e poi fare di nuovo un campionato all’estero e il campionato italiano. Poi ci sarebbe un campionato mondiale che abbina le tre distanze di 5, 10 e 21 chilometri in tre giornate: ci sto pensando, ma non so se lo farò o meno». Mamma, infermiera, con gli impegni di tutti i giorni, ma con la grande passione che spinge a prove così dure, rese più dolci quando i risultati arrivano. «Lo sport mi è piaciuto fin da bambina - conclude Patrizia Savorani - è una parte principale della mia giornata, che gestisco in modo da avere tempo per l’attività fisica. Mi è piaciuto sempre correre, e quando ho scoperto questa disciplina che abbina tante abilità mi ha affascinato».