Forlì, immigrato finge di avere il Coronavirus per evitare il rimpatrio

Forlì

FORLI'. Per evitare di essere espulso ha simulato di aver contratto il Coronavirus. Ieri la Polizia di Stato di Forlì ha effettuato un accompagnamento al Centro di Permanenza e Rimpatrio “Brunelleschi” di Torino”, di un cittadino marocchino non in regola con le norme sul soggiorno, per essere espulso dal territorio nazionale.

Il ventiseienne, entrato in Italia nel 2016 con un regolare visto per lavoro stagionale, si era trattenuto irregolarmente sul nostro territorio, rendendosi responsabile di reati connessi allo spaccio di stupefacenti. Il 30 dicembre 2017, infatti, era stato arrestato in flagranza, unitamente ad altri connazionali, e condannato a due anni e otto mesi di reclusione.

Collocato agli arresti domiciliari presso un parente residente in provincia di Forlì, al termine della pena è stato accompagnato all’Ufficio Immigrazione della Questura dove, all’esito delle procedure amministrative, è stato munito di decreto di espulsione con trattenimento presso al “CPR” di Torino, in attesa del rimpatrio in Marocco.

Tuttavia, il giovane marocchino, per sottrarsi al rimpatrio, ha prima finto di star male provocandosi conati di vomito, con la classica tecnica delle due dita in bocca, poi, dopo la visita dei sanitari locali che ne hanno certificato lo stato di buona salute, durante il trasferimento a Torino, ha accusato uno stato febbrile. Nelle condizioni date, i medici del CPR gli hanno negato l’accesso e lo hanno indirizzato verso una struttura ospedaliera del capoluogo piemontese, per sottoporlo a tampone. Il giovane marocchino è risultato negativo al test del corona virus e pare si sia provocato l’alterazione della temperatura corporea, verosimilmente assumendo tabacco o altre sostanze, atteso che la temperatura oscillava da 38,9 a 37,7 nel giro di pochissimi minuti, avvalorando così l’ipotesi che si trattasse di alterazione provocata.

Gli agenti di scorta, pur nel delicato momento attuale per l’allarme legato alla diffusione del corona virus, senza farsi intimorire né perdere il controllo della situazione, hanno portato a termine l’espulsione, allontanando una persona pericolosa dal nostro territorio.

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