Forlì, il nuovo presidente del consiglio comunale Loris Ceredi: “Siamo partiti male e proseguito peggio, speriamo di risalire”

Quella di martedì scorso è stata sicuramente la votazione più travagliata della storia del consiglio comunale, ma alla fine è stato eletto presidente dell’assise cittadina il 67enne geometra Loris Ceredi, consigliere della Civica alla sua seconda esperienza.
Per dirla con le parole del neo presidente «Siamo partiti male, abbiamo proseguito peggio e ora speriamo di risalire».
Ceredi, quando è emersa la sua candidatura?
«La notte prima del 2 luglio, quando il giorno dopo il consiglio comunale si sarebbe riunito al Villa Romiti. In quell’occasione le forze politiche di maggioranza, non tutte, erano concordi sul mio nome».
Se lo aspettava?
«Sinceramente non ci pensavo, non l’ho neanche mai chiesto così come non è mai stata una mia priorità ricoprire un ruolo da assessore. Credo che certe cariche debbano essere date a chi ha esperienza e conosce bene la materia delle proprie deleghe».
In aula martedì è successo di tutto, a mente fredda cosa è accaduto?
«Faccio fatica a fare un’accurata analisi politica, non conosco tutte le dinamiche perchè per me è tutto nuovo. Certo è che cercherò di svolgere al meglio il ruolo che mi è stato affidato, adesso devo prendere cognizione delle cose che ci sono da fare. Affronto la carica di presidente giorno per giorno, in questo percorso mi farò aiutare anche dalla vicepresidente Elisa Massa».
Ad un certo punto le candidature erano tre e al termine della seconda votazione a maggioranza qualificata, 10 sono stati i voti per Marco Catalano (proposto sin dal principio dalla Lega e non da Fdi, ndr) e 5 i suoi, ha temuto di non farcela e non riuscire a vincere al ballottaggio?
«Non ho mai ritenuto quella della presidenza una sfida, ma piuttosto un’espressione di democrazia che ha portato in consiglio comunale due proposte. Sia al consiglio comunale dei Romiti, sia martedì in Municipio non sono mai stato preoccupato dell’ipotesi di una eventuale non elezione proprio perchè non l’ho mai vissuta come una competizione».
Alleanza Verdi e Sinistra ha messo in dubbio la sua incompatibilità con la carica di presidente per la sua professionalità di geometra e ha sollevato il tema del conflitto di interesse.
«Il segretario generale del Comune ha chiarito la questione, l’ho ritenuta più una considerazione politica e non realistica. Anche nella scorsa legislatura ho sempre cercato di evitare situazioni che mi portassero ad essere in conflitto d’interesse visto la mia professione, molte volte mi sono astenuto».
Che presidente sarà?
«Vorrei dimostrare di essere la persona giusta al posto giusto cercando di fare del mio meglio portando avanti il mandato fino in fondo con l’imparzialità che mi ha sempre contraddistinto. Questo consiglio comunale è composto da persone in grado di valutare e di trovare il modo di raggiungere il miglior risultato per i cittadini forlivesi».