Forlì, il funerale di Nicolò Ulivi: palloncini bianchi in volo all’uscita della chiesa



E’ arrivato il giorno dell’addio a Nicolò Ulivi. Alle 14.30 la salma del giovane fotografo ha lasciato la camera mortuaria dell’ospedale dove ieri è stata ricomposta, per arrivare in un Duomo gremito. Sopra la bara di Nicolò campeggiava una macchina fotografica, a ricordo del suo lavoro e della sua grande passione. Il feretro è entrato in chiesa tra due file di volontari della Croce Rossa, associazione di cui è parte attiva la madre Albertina. La funzione è stata celebrata dal parroco dei Romiti don Loriano Valzania: “Siamo di nuovo qui a soffrire un anno di distanza dall’alluvione. Ricordo Nicolò come un bambino vivace e pieno di vita”.
Tra le testimonianze anche quelle del mondo scout, del centro estivo dove Nicolò era animatore e di una zia. Tra i presenti, anche i due candidati sindaco Gian Luca Zattini e Graziano Rinaldini, mentre il mondo del basket era rappresentato in primis da Giancarlo Nicosanti Monterastelli, presidente della Pallacanestro 2.015. Al termine della funzione, la madre Albertina ha baciato la bara e i palloncini bianchi in volo hanno accolto l’uscita della salma, tra gli applausi della gente.
La veglia
Domenica sera nella parrocchia dei Romiti, quartiere dove il giovane viveva con i genitori si era svolta una veglia di preghiera per Nicolò alla quale hanno partecipato gli scout e e i ragazzi della Gmg, alla quale anche il 26enne aveva partecipato. Le offerte raccolte saranno devolute agli scout Forlì 7 dei Romiti per la nuova casa scout in costruzione.
L’omaggio dei colleghi della Web Factory
I colleghi di Nicolò alla Web Factory hanno affidato a una lettera il loro ricordo: “Il brutto di essere una famiglia prima che un’azienda è che perdere un componente significa avere per sempre un puzzle incompleto, significa che nessuno sarà mai più come prima e che il posto stesso dove ci riuniamo e dove siamo stati insieme non potrà riaprire nello stesso modo in cui ha chiuso questo venerdì. Nicolò di questa famiglia è stato il fondatore, l’ha vista nascere, crescere, o meglio l’ha coltivata. Molti giornali hanno parlato del suo lavoro da fotografo, ma noi non riusciamo a riassumere quante cose fosse per The Web Factory. Non ci riusciamo, ma possiamo fare qualche esempio. Nico è prima di tutto un imprenditore che ha dato vita a questa azienda, credendoci fin da quando eravamo solo il sogno di quattro ragazzi in un solaio. È un fotografo, con la sensibilità per la luce e la capacità di rendere bellissimo anche il set più ostile. È uno sviluppatore, sì, perché in un’azienda nata dal nulla bisogna rimboccarsi le maniche ed essere capaci di imparare mansioni nuove, di prestarsi alle necessità, di essere un po’ dei tuttofare. Bisogna essere curiosi e Nicolò in questo non si è mai tirato indietro. È un amico, un collega, un compagno di trasferte, di palestra, di giri in moto, di avventure in bici, di cene e di mille avventure. Per fortuna essere una famiglia ha anche tanti lati positivi. Il primo è che siamo pieni di ricordi, di momenti insieme, di esperienze condivise che ci riempiono il cuore di gioia e ci confortano. Il secondo è che nessuno di noi affronterà questo dolore da solo. Anche in questi giorni bui Nicolò ci ha fatto stare insieme, ci siamo abbracciati e abbiamo condiviso questo dolore. Abbiamo anche riso, raccontato storie, riguardato foto e video. Nella nostra famiglia ci sono sempre stati, ma oggi ci sono più che mai, anche Giulia, Deris e Albertina, che hanno cresciuto Nicolò ma anche la sua azienda. Sono stati con noi nei momenti più belli e ora li stringiamo forte nel momento di dolore più grande”.