Forlì, il Comitato per la lotta contro la fame nel mondo torna da Scutari

Forlì

Il presidente del Comitato per la Lotta contro la Fame nel Mondo Odv di Forlì, Davide Rosetti, non ha dubbi: «Continueremo a sostenere il Progetto Speranza anche nei prossimi anni».

Una delegazione di trenta persone, capitanata dallo stesso Rosetti, ha preso parte, in Albania, alle celebrazioni per i 30 anni del “Progetto Speranza”. Nel corso dell’evento, tenutasi dal 24 al 25 ottobre a Scutari, sono stati ricordati i momenti più significativi della grande esperienza solidale, a partire dal ricordo della fondatrice Silvana Vignali: è grazie a questa tenace toscana se decine di minori disabili, che in precedenza stavano in famiglia, o presso l’istituto psichiatrico della città, ora vivono autonomamente, o presso le sette comunità di articolazione del Progetto. Sulle ali del motto “L’amore può trasformare tutto”, la volontaria grossetana era approdata in Albania nel 1994 per gestire un campo estivo promosso da ambienti gesuiti a Velipojë, sulla costa adriatica. Donna di grande tempra, non si era certo fermata alla pietà, ma aveva subito messo in moto la macchina della carità, per dare un futuro diverso ad esseri umani ridotti alla stregua di quelli che, un’altra grande missionaria laica, Annalena Tonelli, definiva “brandelli di umanità ferita”. Per non parlare del miracolo etico-sociale avviato con la sua azione: sono in molti in Albania ad indicare nella Vignali l’artefice di un vero e proprio cambio di mentalità, con il Paese delle Aquile che ha cominciato a prendere coscienza della pari dignità dei portatori di handicap rispetto ai sani. Con la sua scomparsa, occorsa nel 2012, tutte le attività di recupero, coinvolgenti 65 persone diversamente abili, sono state assunte dall’Associazione Shpresa Project, capitanata dal dottor Lugj Mila. E’ un impegno che si avvale di una trentina di dipendenti, per un costo annuale di circa 700mila euro, coperti solo in parte dallo stato albanese. «E’ qui - ha dichiarato lo stesso Mila nel corso del convegno - che emerge fondamentale la necessità di una rete di solidarietà internazionale a favore del progetto».

Durante il viaggio, la delegazione forlivese ha visitato le 7 comunità di attuazione del progetto, ma anche raggiunto il villaggio estivo di Velipojë, da poco riqualificato grazie al lavoro dello stesso Comitato e del volontario faentino Dino Fregnani. Non sono mancate le puntate turistiche presso il lago di Scutari e il ponte ottomano di Mes, senza dimenticare la stessa Scutari, città che la sera, soprattutto nel centro storico, è un pullulare di luci, musica e locali gremiti di giovani, anche stranieri. Il dato finale rimane il rinnovato impegno del Comitato a sostegno del “Progetto Speranza”.

Oltre all’invio annuale di tre container con materiale e attrezzature e di un contributo in denaro per le comunità, all’odv di via Lunga pensano in futuro di farsi carico anche del restauro di una casa a Scutari, oggi inattiva, per poi avviare un’attività ricettiva al suo interno: «E’ bene che il Progetto Speranza cominci a camminare anche con le sue gambe».

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