Le lavoratrici e i lavoratori della Bipres hanno finalmente ricevuto il pagamento della mensilità di ottobre, riportando in pari tutte le retribuzioni arretrate. Lo annuncia in una nota la Fiom Cgil Forlì-Cesena.
“Un risultato importante - riferiscono i sindacati - frutto della determinazione delle lavoratrici e dei lavoratori, del lavoro della Fiom Cgil di Forlì Cesena, della Cgil territoriale e del sostegno della Regione Emilia-Romagna. Dopo settimane di sciopero, presidi e incontri istituzionali, è stato raggiunto il primo obiettivo concreto: il riconoscimento di un diritto elementare, quello del salario. Fondamentale per il mantenimento del presidio è stata la solidarietà di tutte le persone che, in queste settimane, hanno portato viveri, hanno condiviso tempo, parole e sostegno con chi rimaneva davanti ai cancelli. Un ringraziamento sincero va a tutte le realtà del territorio, alle associazioni, ai partiti, ai cittadini e alle cittadine, e alla Cgil che hanno sostenuto la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori Bipres, anche attraverso la raccolta fondi. Nel corso della settimana chiuderemo la sottoscrizione, rendicontando tutte le entrate ricevute e i buoni spesa distribuiti. Ora, però, la mobilitazione non si ferma. La Fiom Cgil di Forlì Cesena e le lavoratrici e i lavoratori Bipres chiedono che l’azienda presenti finalmente un piano industriale chiaro e credibile, che indichi prospettive reali e garanzie per l’occupazione e per il futuro produttivo degli stabilimenti di Rocca San Casciano e Portico di Romagna. Chiediamo inoltre che vengano attivati i tavoli istituzionali, indispensabili per affrontare la situazione in modo trasparente e definire un percorso di rilancio vero per l’azienda e per il territorio. Le lavoratrici e i lavoratori Bipres hanno dimostrato di non voler subire passivamente le scelte di chi ha portato l’azienda in questa crisi, ma di voler essere parte protagonista del riscatto e della ricostruzione. La loro lotta continua, con dignità e determinazione, fino a quando non arriveranno risposte concrete sul futuro industriale e occupazionale”.