Forlì, i I 20 anni dell’ospedale: “La sanità pubblica è di tutti”

Forlì

Una festa di compleanno in grande stile per un ospedale che viene definito da tutti come un’eccellenza non solo forlivese. Il “Morgagni Pierantoni” ha celebrato i 20 anni dall’apertura a Vecchiazzano, prima con una serata musicale al Naima che ha permesso di raccogliere 2mila in beneficenza destinati all’acquisto di un defibrillatore, poi ieri mattina con un convegno in un salone comunale gremito di autorità, operatori sanitari, cittadini. «Questo è un compleanno importante – ha esordito il sindaco Gian Luca Zattini –. Il nostro è uno tra gli ospedali più performanti d’Italia, un’eccellenza fatta prima di tutto di persone, di cuore e competenze. Nel 2004 Forlì scoprì la qualità del nuovo comparto e vide aprire due nuove strade: il polo ospedaliero unico “Morgagni Pierantoni” e il possibile salto di qualità universitario con la possibilità di potenziare il Campus nell’ex Morgagni. Tra i protagonisti di quei fatti, c’è stato un grande sindaco e un grande primario: Franco Rusticali». Emma Petitti, presidente dell’assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna, ha ricordato come questa «sia un’occasione unica, perchè in 20 anni l’ospedale si è confermato un’eccellenza a livello nazionale. Passando da conquiste importanti come la robotica, la Facoltà di Medicina e il nuovo padiglione materno-infantile che verrà costruito. La sanità pubblica ha bisogno di risorse e investimenti per i nostri professionisti».

Sulla sanità pubblica si è soffermato anche Giorgio Martelli, direttore dell’ospedale di Forlì. «Ho vissuto il periodo della nascita dell’ospedale, ci fu un rinnovamento fantastico del corpo professionale». Tiziano Carradori , direttore generale dell’Ausl Romagna, ha detto nel suo intervento: «Lo sviluppo di questo ospedale e della sanità è legato al valore che noi daremo alla sanità, come sistema contribuente. Quale sarà la determinazione con la quale i diversi livelli di governo assicureranno le risorse, non solo finanziarie, ma anche umane. Da tre lustri almeno questo sistema non è stato adeguatamente supportato per il ruolo che ha».

Sono poi intervenuti i direttore delle varie Unità operative dell’ospedale che hanno brevemente fatto il resoconto dei loro reparti, sottolineando la crescita avuta e l’avanguardia raggiunta.

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