Forlì, gli splendidi 108 anni dell’appuntato in congedo della Finanza Giovanni Cimatti

Una giornata davvero speciale, quella di oggi, per la Guardia di Finanza di Forlì-Cesena: l’appuntato in congedo Giovanni Cimatti compie 108 anni. Un traguardo straordinario che ha suscitato emozione e profondo affetto tra le Fiamme Gialle e in tutti coloro che lo conoscono.
Questa mattina, il Comandante Provinciale, Colonello Vito Pulieri, ha voluto incontrarlo di persona per festeggiare insieme questo momento unico e portare a Cimatti l’abbraccio di tutti i finanzieri della provincia.
A rendergli omaggio era presente anche il Consigliere nazionale dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia Luciano Ronchini e una delegazione di Fiamme Gialle in congedo della Sezione ANFI di Forlì, che hanno voluto testimoniargli la loro stima e la loro vicinanza.
Giovanni Cimatti è nato a Forlì il 30 giugno 1917; si arruolò giovanissimo nella Guardia di Finanza, a poco meno di vent’anni, e fu assegnato alla Legione di Milano. Durante la guerra venne trasferito a Tirana, dove partecipò alle operazioni militari; nel 1943 fu catturato dalle truppe tedesche e deportato in Germania: un’esperienza durissima che affrontò con coraggio e dignità. Venne liberato nel settembre del 1945, dopo oltre due anni di prigionia.
Rientrato in Italia, prestò servizio alla Legione di Bologna fino al congedo, reso necessario dalle condizioni di salute compromesse dalla lunga detenzione.
In segno di riconoscimento per il sacrificio patito, è stato insignito della medaglia d’argento dalla Prefettura di Forlì-Cesena, come “Prigioniero di guerra”. Con grande commozione, il Comandante Provinciale e i finanzieri in congedo presenti, pertanto, hanno rivolto i loro auguri più sinceri al “nonno di tutte le Fiamme Gialle dell’Emilia-Romagna”. Visibilmente emozionato, ma sempre pronto e reattivo, Cimatti ha ringraziato il Comandante Provinciale e tutti i presenti per la vicinanza e l’affetto dimostrato, ricordando quanto la Guardia di Finanza abbia significato nella sua vita e quanto continui a sentirsi parte di una grande famiglia.