Forlì, giovani ranger nel parco nazionale

Nel cuore del Parco nazionale delle Foreste casentinesi sono all’opera una cinquantina di giovani guardaboschi provenienti da tutta Europa per imparare a conservare le praterie a Campigna. È infatti in corso il 21° Campo internazionale degli Junior Ranger, evento che raccoglie giovani di età compresa tra i 14 e i 16 anni provenienti da 19 aree protette di ben 12 paesi diversi. Organizzato da Europarc Federation, rappresenta un’importante occasione di scambio culturale, formazione ambientale e sensibilizzazione alla tutela della natura. La manifestazione offre ai partecipanti attività pratiche e teoriche per approfondire le tematiche di conservazione e gestione sostenibile delle aree protette europee. Nella giornata di giovedì i giovani hanno partecipato ad un’attività di “conservazione attiva”, progettata per mostrare come la tutela della biodiversità richieda anche interventi di gestione diretta e responsabile. Per rendere questa esperienza più concreta, l’Ente Parco, in collaborazione con il Reparto Carabinieri Biodiversità di Pratovecchio, ha condotto i circa cinquanta giovani ospiti sulle piste da sci di Campigna. Qui, la vegetazione di faggio sta progressivamente invadendo le praterie, mettendo a rischio alcune specie erbacee di grande importanza ecologica e rarità. La presenza di questa invasione vegetale rappresenta una sfida concreta per la conservazione del delicato equilibrio di questo ecosistema. Armati di guanti e cesoie, i giovani ranger si sono immersi in un’attività di rimozione della rinnovazione invasiva di faggio, lavorando con cura per lasciare intatte tutte le rinnovazioni naturali che caratterizzano le piste, in particolare quella di livello di difficoltà “nera”. Questa zona, infatti, si distingue per la pendenza e la delicatezza dell’ambiente, dove l’uso di mezzi meccanici sarebbe stato impraticabile e potenzialmente dannoso. Grazie all’impegno dei partecipanti, l’intervento si è svolto con grande successo, dimostrando come la gestione attiva possa contribuire efficacemente alla tutela della biodiversità senza compromettere la naturale evoluzione dell’ecosistema. L’esperienza ha riscosso grande entusiasmo e ha permesso ai giovani di comprendere appieno che un Parco può, in modo scientifico e responsabile, intervenire per mantenere l’equilibrio naturale. L’Ente Parco ed il Reparto Carabinieri Biodiversità proseguiranno questa azione anche prossimamente, con l’ausilio di altri volontari.