Forlì, fiumi più sicuri: 800mila euro per la manutenzione straordinaria di Ronco-Bidente e Bevano



La Regione Emilia-Romagna prosegue il suo impegno per la sicurezza idraulica del forlivese con un investimento di 800mila euro destinato alla manutenzione straordinaria e alla sistemazione dei bacini del Ronco-Bidente e del Bevano. Un intervento ampio e mirato, da poco concluso, che ha interessato i tratti fluviali più critici, dove la presenza di abitazioni e infrastrutture esponeva il territorio a un maggiore rischio di esondazioni.
Oltre a una capillare opera di manutenzione che ha interessato l’intera asta dei fiumi attraversando diversi comuni, sono stati realizzati tre interventi specifici e strategici. Sul Bidente, a Gualdo di Meldola, si è intervenuto per ripristinare la funzionalità idraulica della piana inondabile attraverso un abbassamento del piano e l’immissione controllata di sedimenti nell’alveo. Un’azione pensata per migliorare il deflusso delle acque in caso di piena.
Nel comune di Bertinoro, a valle del centro abitato di Fratta Terme, l’attenzione si è concentrata sul rio Salso, affluente del Bidente. Qui, un antico meandro è stato recuperato e riqualificato con tecniche di fitodepurazione, integrandosi armoniosamente con il paesaggio circostante e contribuendo al miglioramento della qualità delle acque.
Infine, lungo il Ronco, nel parco fluviale di Meldola, sono state realizzate opere di difesa spondale, sistemi di drenaggio per incrementare la stabilità dei versanti e interventi di movimentazione dei sedimenti. Queste azioni mirano a proteggere le sponde dall’erosione e a garantire un flusso più regolare del corso d’acqua.
Tutti gli interventi sono stati meticolosamente progettati e seguiti dai tecnici dell’Ufficio di Forlì-Cesena dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, con un approccio che privilegia la salvaguardia del buon regime idraulico attraverso la manutenzione degli alvei, l’impiego di tecniche di ingegneria naturalistica e strategie di riqualificazione fluviale.
La manutenzione diffusa ha visto in primo luogo la rimozione della vegetazione che ostruiva il regolare deflusso delle acque, riducendo le sezioni utili. Sono stati eliminati anche i materiali accumulatisi negli alvei e in prossimità delle opere idrauliche, la vegetazione instabile o caduta, e si è proceduto a un taglio selettivo delle piante secche o pericolanti. Un’attenzione particolare è stata dedicata al rinforzo delle sponde nei punti più vulnerabili all’erosione, attraverso l’utilizzo di pietrame e palificate.
Non si ferma l’impegno: altri interventi in corso
L’azione della Regione per la sicurezza del territorio forlivese non si esaurisce con questi interventi. Attualmente, sono in corso ulteriori lavori finanziati anche con risorse del PNRR, che interessano i fiumi Montone, Rabbi, Ronco e Bevano nei comuni di Forlì, Forlimpopoli e Bertinoro. Questi interventi si concentrano sulla sistemazione degli argini e sulla realizzazione di piste di servizio, fondamentali per la gestione e la manutenzione dei corsi d’acqua.
A questi si aggiungono diversi interventi finanziati dal Commissario straordinario a seguito dell’alluvione (ordinanza 8/2023), tra cui il rinforzo degli argini e il miglioramento del deflusso del Montone, il completamento della briglia di Ladino-Villa Rovere a Forlì, la sistemazione idraulica dei tratti collinari di Montone-Rabbi e Ronco-Bidente in vari comuni, e il consolidamento del versante franato a Trivella di Predappio.
Infine, proseguono le attività ordinarie del servizio di piena e le manutenzioni programmate dalla Regione, come la rimozione della vegetazione e dei sedimenti accumulati lungo le golene del Montone a San Tomè e nella zona di porta Schiavonia a Forlì, e il ripristino di un tratto di sponda del torrente Rabbi a San Lorenzo in Noceto. Un quadro di interventi coordinati e continui per rendere il territorio forlivese sempre più sicuro e resiliente.