Fili elettrici che corrono tra le lapidi del cimitero monumentale con il rischio di far inciampare anziani visitatori. È la situazione denunciata dal Pd che chiede un intervento veloce in vista delle festività dei morti. «Già da inizio estate – spiega Loretta Poggi, consigliera comunale del Pd –, alcune persone del mio quartiere mi hanno segnalato una situazione di degrado e incuria al cimitero monumentale con la presenza di fili elettrici appoggiati a terra tra le tombe, collegati con dubbia regolarità. All’inizio non gli ho dato troppo peso perché credevo che la situazione fosse legata a dei lavori in corso. Qualche giorno fa, sono andata a verificare e uscendo dai vialetti principali del cimitero, si ha la sensazione che tanta cura e dedizione non sia così diffusa e garantita. Se dal viale d’ingresso ci si addentra nelle aree a destra e sinistra – esemplifica – si trovano tombe abbandonate, con arbusti che invadono gli spazi, con lastre di copertura sbrecciate, a volte rotte e sconnesse». La zona che versa nello stato peggiore sarebbe l’area dietro il pantheon: «Avendo ricevuto delle segnalazioni puntuali ho visitato questa zona – prosegue Poggi –. Qui, tra tombe molto vecchie e qualcuna più recente si trova la zona di sepoltura delle clarisse. E’ un luogo che ispira pace, raccoglimento, spiritualità. Ciò che lo circonda purtroppo è di una desolazione indicibile. In mezzo ai vialetti corrono fili elettrici non protetti e tra le tombe ci sono “accrocchi” di collegamenti elettrici di dubbia regolarità. Sembra impossibile che chi è preposto alla cura del luogo non sia a conoscenza di queste situazione che, come riferito da tanti, si trovano in questo stato da anni. E se informato ci si chiede come sia possibile tollerare un contesto simile di incuria e disinteresse». Una condizione che fa temere per l’incolumità dei visitatori. «I fili che corrono nei sentieri e lato tombe possono causare inciampi e cadute – ragiona Poggi –. E che dire della pericolosità che, specie in caso di pioggia, potrebbero derivare dagli accrocchi dei vari fili scoperti? Forse si potrebbe obiettare che la scarsa tensione non è pericolosa, ma sono comunque leciti e consentiti i collegamenti “volanti”? Se, invece, in realtà in quei fili non passa corrente, perché non rimuoverli?». Da qui l’invito all’amministrazione comunale ad intervenire in vista delle commemorazioni del 2 novembre: «Nei prossimi giorni –conclude Poggi – oltre ai nostri concittadini impegnati nell’abbellimento dello loro tombe, sarebbe auspicabile vedere anche personale incaricato dall’Amministrazione all’opera per rendere dignitoso e decoroso un luogo di raccoglimento e memoria».
Forlì. “Fili elettrici tra le lapidi e incuria al cimitero” - GALLERY