Forlì, Ferretti Yacht: intesa con i sindacati, aumenta il premio di produttività

Lavoro da remoto fino a quattro giorni al mese, crescita del premio di produttività, aumento delle indennità su trasferte e buoni pasto. Oltre a stabilizzazioni e valorizzazione del lavoro femminile anche attraverso il contrasto ad ogni forma di violenza e molesti. Sono alcuni degli elementi del nuovo contratto integrativo di secondo livello del Gruppo Ferretti, che riguarda oltre 2.000 lavoratori e sui quali l’azienda leader mondiale nel settore navale e FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil hanno trovato l’intesa.
Un accordo, dicono le sigle, che “conferma la volontà di stabilizzare i rapporti di lavoro, anche con il rientro di attività date all’esterno, e con la piena collaborazione su un’informazione puntuale delle aziende presenti nei cantieri e delle lavorazioni loro affidate”
Tra i provvedimenti, elencano i sindacati, ci sono il diritto alla trasformazione del rapporto di lavoro part time, il frazionamento in ore e di un ulteriore 30% dell’indennità prevista per i congedi parentali (sei mesi), la copertura delle ore di spostamento per gli accertamenti sanitari. Sono stati migliorati anche gli importi per indennità professionali, di trasferta, premio di fedeltà (con il riconoscimento di ulteriori fasce, fino a 36 anni di anzianità aziendale) premio feriale, indennità di compensazione riduzione orario di lavoro, al buono pasto. “Buone notizie anche per i lavoratori iscritti al fondo previdenziale: la percentuale di contribuzione aziendale è stata aumentata al 2,5%”, sottolineano i sindacati. E chi destinerà al fondo una quota del premio di produzione riceverà ulteriori risorse. E ancora, con l’accordo ci sarà un aumento del premio di produttività passando da 3.700 a 4.000 euro a fine triennio, e si è previsto un percorso di valutazione biennale, per tutte le figure esecutive, finalizzato alla crescita professionale.
L’intesa “raggiunta dopo diversi incontri e confronti, risponde alla volontà delle parti di migliorare la qualità delle condizioni di lavoro e la ridistribuzione economica dei risultati aziendali raggiunta grazie al contributo di tutte le maestranze”, commentano le segreterie nazionali di Feneal, Filca, Fillea. Ora passerà ora al vaglio delle assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori, che si svolgeranno durante le prime settimane del mese di gennaio alla riapertura dei siti produttivi.