Forlì. Facoltà di Medicina, oltre 550 iscritti e ogni anno crescono le richieste

Forlì

Con oltre 550 iscritti e i 130 posti disponibili quest’anno già quasi tutti prenotati, la facoltà forlivese di Medicina si afferma sempre più a livello nazionale come una delle prime scelte tra i futuri camici bianchi. Quello di quest’anno sarà il quinto anno di studi per i primi immatricolati in assoluto nel polo forlivese, il penultimo del corso di studi. «Il dato ufficiale delle nuove matricole lo avremo tra qualche settimana ma ogni anno abbiamo sempre molta più richiesta rispetto ai posti disponibili e i nostri 130 posti sono già prenotati anche se c’è spazio per dei movimenti rispetto alle graduatorie», spiega Franco Stella, presidente del corso di Medicina. La popolazione studentesca dei futuri medici è, dunque, destinata ad aumentare di anno in anno rendendo necessario un ampliamento degli spazi a disposizione degli studenti soprattutto all’interno del polo ospedaliero. «In questo senso c’ è un’interlocuzione che va avanti da almeno due anni diretta tra il rettore Molari e le amministrazioni locali – prosegue Stella -. Ritengo che siamo a buon punto: l’idea sarebbe quella di realizzare una specie di palazzina negli spazi dell’ospedale Morgani-Pierantoni. Attualmente abbiamo, all’interno del padiglione Valsalva, i laboratori di medicina dove ci sono anche ambienti dedicati agli studenti. Inoltre il Campus riesce a soddisfare tutta la corte degli studenti di medicina unitamente all’aula Pieratelli all’interno del nosocomio. Ricordiamoci che abbiamo aperto il corso a tempo di record, in tempo di Covid, e credo che entro la fine del sesto anno di corso ci saranno idee più complete. Il nostro è un corso che a livello nazionale è molto apprezzato perché gli studenti che si immatricolano nel nostro corso si classificano molto in alto nella graduatoria».

Il polo forlivese è dunque molto attraente per i futuri dottori. «È un corso dove è stato gradito molto il rapporto tra docente e discente: siamo passati da 95 studenti iniziali a 130 per anno – ragiona Stella -. Il campus, poi, è molto bello con delle caratteristiche di stampo statunitense dove c’è anche possibilità di aggregazione con spazi comuni. Forlì è una città non grande ma molto carina». È plausibile pensare che molti studenti di oggi rimarranno a lavorare in città. «Lo studente di medicina è classicamente stanziale: cerca uno spazio abitativo interno alla città e molte volte rimane anche dopo la conclusione del percorso di studi perché trova lavoro nell’ambito della stessa struttura ospedaliera. In più, essendo la Romagna anche sede della rete formativa delle scuole di specializzazione di Bologna, oltre a tanti studenti stanno arrivando anche tantissimi specializzandi e anche loro si stano trovando bene sul territorio anche grazie all’impegno degli amministratori locali, il sindaco in primis, che sono stati molto accoglienti». Dunque, anche se devono essere certamente pensate e realizzate opere per offrire maggiori spazi agli studenti di medicina, Forlì pare essere promossa a pieni voti dagli stessi.

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