Forlì, “Ex Eridania, salvaguardare il verde e avviare il recupero dell’immobile”

Dell’ex Eridania è necessario conservarne la vocazione naturalistica della Romagna nel nome di Pietro Zangheri, fondatore della Sezione forlivese di Italia Nostra nel 1970. E’ quanto emerso dall’ incontro fra le associazioni culturali e ambientaliste forlivesi e le Amministrazioni comunale e regionale attorno all’ex zuccherificio. L’occasione è stata la V Settimana del patrimonio culturale di Italia Nostra (10-18 maggio 2025) e la presentazione del volume “Lo zuccherificio Eridania di Forlì”, progettato da Luca Massari con i contributi di Lorenzo Aldini, Fabio Berni e Gabriele Zelli. Promosso dalla Sezione di Forlì e dal Museo Ornitologico Ferrante Foschi di via Pedriali, con la partecipazione di Auser, della Società per gli studi naturalistici della Romagna, Spazi indecisi, Sterna, Umana Dimora, Wwf Forlì, sono stati toccati temi ormai aperti da lungo tempo. «La figura di Pietro Zangheri ha consentito di affrontare il rimpianto per il trasferimento a Verona del suo Museo di Scienze Naturali nel superiore interesse della sua conservazione e scambio di opportunità, con l’eredità della sua importante bibliografia, in particolare per la geografia vegetale e gli ecosistemi della Romagna e con le numerose raccolte di grande valore realizzate sui suoi insegnamenti - spiega il consiglio direttivo di Italia Nostra -. I censimenti scientifici e fotografici, proseguiti presso il Museo Ornitologico con numerose pubblicazioni, riguardano anche il polmone verde che si è creato nei 16 ettari dell’ex Eridania dopo la chiusura della fabbrica nel 1971. La Sezione di Forlì ne ha seguito l’intero lungo processo, in particolare dal 2001, con la richiesta di vincolo ministeriale per il patrimonio di archeologia industriale che ne ha impedito l’abbattimento e la trasformazione immobiliare dell’area. Il libro fotografico di Massari ha colpito la cittadinanza per la drammatica immediatezza delle immagini che invitano ad una nuova attenzione per evitare la perdita degli immobili nella memoria delle originarie funzioni». Presenti all’incontro anche l’assessore Vincenzo Bongiorno e la rappresentante della Regione, Cristina Ambrosini.
«Entrambi hanno ribadito la volontà di salvaguardare il verde e avviare un processo di recupero progressivo degli immobili in dialogo con la città - conclude il consiglio direttivo -. Affrontare oggi il recupero dell’ex Eridania sotto il punto di vista naturalistico, ambientale e culturale, dopo l’acquisto da parte del Comune nel 2023, significa inserirlo in una pianificazione virtuosa tesa alla conservazione e valorizzazione del patrimonio. Su questo punto essenziale si è avuta convergenza di visioni fra Comune, Regione e associazioni».