Forlì. Erba alta, bisce e topi vicino alle case. Protesta nel quartiere Ronco

Nelle due aree verdi legate alla lottizzazione del prolungamento di via Alberi, nel quartiere Ronco, si addentrano solo i gatti che vanno a caccia di topi e bisce. L’ erba, infatti, da mesi è lasciata incolta favorendo il proliferare di animali tra i quali le zanzare e contribuisce a generare cattivi odori quando, come in questi giorni, piove.

Residenti esasperati

A denunciarlo sono alcuni residenti; una quindicina le famiglie direttamente interessate che vivono nelle case che confinano con le due zone verdi. Non si tratta di spazi comunali ma di proprietà del costruttore a cui spetterebbe dunque l’onere dello sfalcio. Una situazione di degrado e abbandono che si protrae da mesi e che preoccupa. Le due aree verdi sono frutto del recente prolungamento della strada. Un intervento legato alla lottizzazione che ha visto non solo la realizzazione di segnaletica, verticale e orizzontale, ma anche la creazione di una striscia di prato. Questo, confinante con un parcheggino e una palazzina vicina, è da mesi totalmente incolto. Una situazione di abbandono che di fatto si è trasformata in un vero e proprio ricettacolo di erbacce maleodoranti, infastidendo chi abita in zona. Prima che si piegasse su se stessa e venisse in alcuni casi seccata da sole, l’erba incolta ha raggiunto oltre un metro di altezza. Una situazione che va avanti da circa sei mesi nonostante le segnalazioni di alcuni cittadini.

Situazione che crea timori

I residenti lamentano non solo un problema estetico ma anche di sicurezza: il timore è che l’erba secca e alta diventi un pericolo in caso di incendio oltre a costituire già un habitat favorevole per topi, bisce e zanzare. Queste ultime proliferano, creando disagi alle famiglie che abitano nelle vicinanze. «Mi sono rivolto alla Polizia locale di via Curiel - spiega un residente - e sono intervenuti per verificare la situazione». Tuttavia, la risposta ricevuta non ha rassicurato gli animi: «I vigili - prosegue - mi hanno spiegato che l’area verde appartiene al costruttore e per questo la responsabilità dello sfalcio e della manutenzione spetta esclusivamente a lui».

L’appello

Il degrado si manifesta anche in un’altra forma di pericolo: l’erba secca si estende fino al muro di confine di alcuni immobili dove si trovano gli alloggi per i contatori dell’acqua e del gas. In caso di incendio, la paura dei residenti è che questa vegetazione secca possa facilmente alimentare le fiamme creando un rischio concreto per le abitazioni e le persone che vi risiedono. Per questo la richiesta è quella di un intervento immediato e risolutivo: «Nel nostro condominio - conclude il cittadino amareggiato - abbiamo provveduto a tagliare l’erba l’altro giorno mentre al di là della nostra rete la situazione è di totale incuria. Nnon si può tollerare una situazione così, è degradante».

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