Forlì. Donazioni post alluvione, il Comitato unitario vittime del fango chiede chiarezza

Forlì
  • 27 luglio 2024

Donazioni e ristori post alluvione, il Comitato unitario vittime del fango vuole vederci chiaro. «A Forlì continua senza sosta l’utilizzo disinvolto dell’alluvione 2023, a scapito della precisa informazione e della serenità delle persone che stanno ancora faticosamente cercando di risollevarsi - si legge in una nota dell’associazione -. Nei mesi preelettorali, quando si cercava di convincerle ad esempio che non esistessero i Piani Speciali promessi, mentre erano in realtà formulati e sottoposti alle prime valutazioni incrociate, avvenivano sul territorio romagnolo vari incontri istituzionali, ai quali il Comitato unitario vittime del fango ha partecipato, per trattare anche la distribuzione delle donazioni (5 milioni di euro) destinate dalla Regione ai soggetti con particolari fragilità economica e sociale, come annunciato mesi prima. Non ci è dato sapere quale sia stato il coinvolgimento attivo in quei giorni della nostra Amministrazione, che nel frattempo si preoccupava soprattutto di assicurare che l’alluvione (la “sua sfortuna”) era gestita come meglio non sarebbe stato possibile. Nel maggio 2024, comunque, tali donazioni sono state liquidate - prosegue il Comitato - seppure a nostro avviso con eccessivo ritardo, a tutti i Comuni alluvionati nella modalità di un acconto del 50% della somma assegnata ad ogni Comune (quindi, sui 373.240,31 euro spettanti ai forlivesi, poco più di 186.000 euro), e del saldo ad avvenuta rendicontazione. Comuni come quelli dell’Unione faentina hanno approntato e diffuso immediatamente (fin dal 2 maggio) i criteri di assegnazione alle famiglie alluvionate con particolari fragilità, tanto che prevedono di poter distribuire le somme spettanti già da settembre. E a Forlì? Se può essere verosimile che esigenze più pressanti come le elezioni, nonché l’inaugurazione di monumenti, abbiano “sospeso” varie attività, è particolarmente offensivo per la città tutta sia non ricevere informazioni che la riguardano, sia soprattutto riceverle distorte, con la conseguenza di instillare insicurezza, astio e sfiducia in cittadini provati, innervositi dalle pastoie burocratiche e da ogni annunciato temporale». Infine il Comitato unitario vittime del fango si chiede: «La domanda sorge spontanea: la quota destinata al Comune di Forlì è stata accreditata? Quali iniziative sono state prese per ristorare adeguatamente e rapidamente chi ha i requisiti richiesti? Il Comitato è, come sempre, pienamente disponibile al dialogo costruttivo con la nuova Amministrazione, per collaborare, nel massimo reciproco rispetto, alle azioni più proficue per la comunità alluvionata».

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