Forlì. «Discoteca negata perchè di colore», la denuncia di Europa Verde

A un gruppo di giovani studenti di colore che volevano festeggiare il Capodanno in una discoteca di Forlì, è stato negato l’accesso al locale. E a nulla è valso l’intervento delle Forze dell’ordine. A denunciare l’episodio, esprimendo “preoccupazione” è la sezione locale di Europa Verde, con i portavoce Cristina Mengozzi e Alessandro Ronchi a chiedersi se sia “questo il clima al quale abbiamo portato la nostra città”. Al gruppo di giovani studenti, ricostruiscono, non sono state fornite spiegazioni: alcuni di loro avevano regolarmente acquistato il biglietto in prevendita, mentre altri erano intenzionati a farlo sul posto. Ma nessuno è entrato nel locale, per cui “può essere considerata una casualità o una coincidenza che tutti i fossero di colore?”, si interrogano Mengozzi e Ronchi. Increduli, gli studenti hanno chiesto aiuto al loro professore Nicola Orofino, che ha consigliato loro di contattare la Polizia, ipotizzando una possibile violazione dell’articolo 187 del Tulps che tutela il diritto di accesso ai locali pubblici. Ma anche le Forze dell’ordine intervenute sul posto “non sono riuscite a risolvere la situazione” e ai ragazzi non è stato concesso nemmeno il rimborso della prevendita. “Ci aspettiamo che il locale si adoperi a correggere almeno questa anomalia”, concludono Mengozzi e Verdi sottolineando che “questi episodi, non più isolati ma di gravità e frequenza crescente, rappresentano un rischio per l’integrazione, la comprensione reciproca e la convivenza”. Oltre a contrastare con i principi di uguaglianza sanciti dalla Costituzione. Le autorità competenti verifichino dunque i fatti e adottino le misure necessarie. E la società civile condanni “con fermezza ogni forma di discriminazione”.
Da una prima ricostruzione pare che i ragazzi non siano stati fatti entrare perchè già conosciuti dallo staff del locale in quanto in precedenti serate avevano creato tensioni all’interno della discoteca. Per questo è stato preferito non farli entrare alla festa, dove all’interno erano presenti italiani quanto stranieri. Inoltre la Polizia aveva dovuto predisporre un servizio quasi fisso in via dei Filergiti, strada della discoteca in centro a Forlì, proprio per l’alta affluenza e per sedare sul nascer eventuali discussioni dovute ad alcol e attesa per l’ingresso alla festa, comunque privata e con una capienza limite