Forlì, depositato l’esposto di Confesercenti contro Esselunga

E’ stato depositato in Procura dall’avvocato Max Starni, che tutela la Confesercenti, l’annunciato esposto dell’associazione di categoria su autorizzazione e costruzione del nuovo edificio commerciale tra via Ravegnana e via Napoleone Luigi Bonaparte, destinato a ospitare un supermercato targato Esselunga. Confesercenti chiede di valutare eventuali irregolarità riguardanti l’ipotesi di falsità ideologica in atti pubblici. L’esposto punta il dito contro presunte omissioni e irregolarità nella gestione delle pratiche amministrative da parte del Comune di Forlì, con particolare riferimento al calcolo delle superfici di vendita, che avrebbero superato i limiti consentiti dalla normativa. Secondo quanto dettagliato nell’esposto, le criticità nascono fin dal 2021, quando sono state presentate le prime istanze per l’autorizzazione commerciale e il permesso di costruire. La Confesercenti sostiene che già in questa fase iniziale, la documentazione tecnica allegata - come relazioni e planimetrie - indicasse una superficie di vendita di 1.670 metri quadri, ben oltre il limite massimo consentito di 1.500 metri. Questa discrepanza, apparentemente, sarebbe stata celata includendo aree come le “casse” e le “aree sosta clienti in attesa cassa” (circa 170 metri quadri) in una voce generica e fuorviante di “area casse”, anziché conteggiarle come superficie di vendita effettiva, come previsto dalle normative.
Nell’esposto si evidenzia il ruolo della Conferenza dei Servizi, riunitasi nel settembre e ottobre 2021, che pur avendo a disposizione la documentazione che palesava l’irregolarità, si sarebbe concentrata su dettagli secondari (come parcheggi e flussi di traffico), ignorando la violazione dei limiti di superficie. «Il risultato? Un parere favorevole al rilascio dell’autorizzazione, nonostante l’evidente illegittimità», secondo Confesercenti.
La situazione si sarebbe aggravata con la richiesta, nel dicembre 2022, di una variante al permesso di costruire da parte della società proprietaria del terreno. Questa nuova fase avrebbe offerto - secondo Confesercenti - al Comune di Forlì un’ulteriore occasione per verificare la legittimità del progetto.
L’amministrazione comunale di Forlì avrebbe permesso la reiterazione di provvedimenti viziati. Il permesso di costruire in variante (n. 1908/2023) è stato così rilasciato il 13 luglio 2023. I lavori di costruzione sono iniziati il 1 agosto 2023 e sono tuttora in corso.
La palla passa ora alla Procura della Repubblica, che dovrà valutare la fondatezza delle accuse dell’associazione.