Forlì. Da settembre bodycam in arrivo per gli agenti di Polizia locale

Da settembre gli agenti della Polizia Locale di Forlì saranno dotati di mini videocamere indossabili. È stato, infatti, approvato il disciplinare tecnico sull’utilizzo dei sistemi di videosorveglianza mobile, le così dette bodycam. Uno strumento aggiuntivo che mira a fornire maggiore sicurezza ad agenti e cittadini. «L’idea – afferma Claudio Festari, comandante della Polizia Locale di Forlì sarebbe quella di cominciare ad adottarli nel mese di settembre».
Il regolamento approvato dettaglia le modalità di utilizzo. «L’operatore di Polizia Locale è tenuto ad attivare la registrazione mediante bodycam solo in caso di effettiva necessità – si legge nel regolamento approvato - , al verificarsi di concrete situazioni di immediato pericolo, di turbamento dell’ordine e della sicurezza pubblica. In caso di imminente pericolo per le persone o le cose nell’ambito della repressione dei reati ed in relazione a concrete situazioni che facciano presupporre situazioni di imminente, concreta, rilevante criticità».
La telecamera può essere attivata per comprovare il corretto svolgimento delle attività degli agenti in situazioni di particolare, rilevante ed imminente criticità. Quando lo strumento è in funzione l’operatore ha l’obbligo di avvertire i presenti dell’avvio della registrazione audio e video e dovranno essere adottate particolari cautele nel caso in cui le riprese video possano riprendere luoghi sensibili come, ad esempio, scuole, luoghi cura o di culto. Spetterà al Comandante individuare, attraverso specifico provvedimento, gli agenti assegnatari delle bodycam. Diverse sono le situazioni che possono spingere un agente ad attivare la registrazione. «I dispositivi di videosorveglianza mobile sono indossati con modalità di ripresa disattivata - chiarisce il disciplinare tecnico -. L’attivazione dei dispositivi avviene qualora si verifichi una delle seguenti situazioni: necessità di tutela dell’incolumità dell’operatore, in presenza di un concreto pericolo conseguente ad aggressioni o altre situazioni di conflitto; indagini di polizia giudiziaria che richiedano l’esecuzione di accertamenti e rilievi senza che vi sia la possibilità di documentare l’intervento attraverso altre modalità che devono sempre essere preferite all’utilizzo della bodycam; nella flagranza di reato o comunque di concreto, immediato, pericolo di danno a persone e cose, desumibile dalle particolari, non ordinarie, circostanze di fatto».