Forlì, crisi Gruppo 8, i sindacati: “Bloccare i licenziamenti, proclamato lo stato di agitazione”

Bloccare i licenziamenti. Lo chiedono a gran voce i sindacati dopo l’assemblea dei lavoratori di Gruppo 8. “Oggi, 1 settembre - si legge in una nota - i lavoratori e le lavoratrici di Gruppo 8 si sono riuniti in una assemblea molto partecipata e preoccupata per il proprio futuro lavorativo, dopo la notizia della scelta da parte dell’azienda di avviare la chiusura dello stabilimento di Forlì, con conseguente procedura di licenziamento collettivo. Una decisione, a cui FILLEA CGIL, FENEAL UIL, FILCA CISL si oppongono fermamente! Gli strumenti per salvare i posti di lavoro ci sono e la vertenza Sofalegname non può e non deve essere il motivo per giustificare il licenziamento collettivo di altri trenta lavoratori”.
Continua la nota: “L’accordo per gestire la vertenza Sofalegname – Gruppo 8, siglato a fine luglio in Prefettura da tutte le parti coinvolte, c’è, ora deve essere fatto rispettare dalle istituzioni, presenti a quel tavolo. Nell’incontro con l’azienda di giovedì scorso ci aspettavamo l’apertura di una discussione sugli ammortizzatori sociali, dato il fisiologico calo della produzione del mobile imbottito tipico di questo periodo dell’anno, e invece l’azienda ha comunicato la volontà di chiudere lo stabilimento di Forlì; questo è un comportamento che non tiene conto della dignità dei lavoratori e delle loro famiglie! Chiediamo l’immediato ritiro dei licenziamenti! Chiediamo inoltre la costituzione di un tavolo urgente, in Prefettura per concretizzare il rispetto degli accordi presi che sancisca una risoluzione definitiva delle problematiche, facendo ripartire immediatamente la produzione di Gruppo 8”.
“Per tutte queste ragioni - terminano i sindacati - oggi in assemblea è stato votato lo stato di agitazione: ci opponiamo allo smantellamento della sede forlivese di Gruppo 8 e al ritiro dei suoi macchinari per la produzione. Chiediamo la massima attenzione collaborazione anche alle istituzioni; bisogna cercare una soluzione per salvare i posti di lavoro!”.