Forlì, crescono le vittime di violenze che si rivolgono al centro donna

Forlì

«Sono in aumento le donne che subiscono maltrattamenti, considerato che ancora molte di loro, troppe, non denunciano. Un dato da leggere non necessariamente solo in maniera negativa, perché significa che le donne chiedono aiuto». A sottolinearlo è la responsabile del Centro donna, Giulia Civelli, in occasione della commissione consiliare di ieri. Insomma, la struttura di via Tina Gori si conferma un baluardo essenziale nella battaglia contro la violenza su tutto il territorio forlivese, offrendo un sistema di accoglienza e supporto fondamentale per le donne che cercano di uscire da situazioni di maltrattamento e operando nel rispetto della piena autodeterminazione della donna.

Nel 2025, con dati aggiornati al 20 ottobre, le donne che hanno fatto accesso al Centro donna sono state 325 (nel 2024 in totale sono state 340), di cui 196 sono i casi di maltrattamento (lo scorso anno sono stati 183). Di questi 196, 109 sono nuovi casi e solo 53 donne hanno intrapreso effettivamente un percorso di uscita dalla violenza. «Come Centro donna veniamo identificati come centro antiviolenza proprio perché i casi di maltrattamenti sono in aumento – prosegue Civelli –. Purtroppo non tutte le donne che si rivolgono a noi, per diversi motivi, decidono di arrivare fino in fondo. Si stima che, in media, occorrono 5 anni per completare un percorso di uscita dalla violenza e che prima di avviarlo le donne facciano dai 3 ai 7 accessi ad un centro antiviolenza. Per questo c’è uno scarto così elevato». Infatti, i percorsi di fuoriuscita dalla violenza attivi sono 104, di cui 53 nuovi (primo accesso nel 2025) e 51 sono percorsi già iniziati.

Nel 2025, sul totale degli accessi, le donne italiane sono 204 , mentre le straniere 121. Delle 196 donne che hanno subito maltrattamenti, sono 120 le italiane e 149 hanno figli (le donne con figli sul totale degli accessi sono 229). Inoltre, 56 donne hanno subito violenza fisica, 97 psicologica, 14 una violenza sessuale, 60 economica e 16 sono state vittime di stalking. Gli autori della violenza sono sempre uomini che hanno o hanno avuto una relazione sentimentale con la donna (35 coniugi, 14 conviventi, 3 fidanzati e 39 ex), ma mai sconosciuti. Le donne che si rivolgono al servizio di via Tina Gori in larga parte hanno tra i 36 e i 45 anni, nel 2025 è calato sensibilmente il numero delle giovanissime tra i 18 e i 24 anni che sono 6 contro le 19 del 2024. «Va ricordato che si tratta di dati parziali e che, trattandosi di persone con storie e vissuti diversi, è impossibile dividere con precisione in categorie e casistiche – conclude Civelli –. Non solo, questi sono numeri parziali: non siamo in periodo natalizio, per noi un momento cruciale rispetto agli accessi perché è proprio durante le ferie, che impongono convivenze forzate, che si registra un aumento della violenza».

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