Forlì, Confcommercio: «Limitare i disagi per i lavori in via Bertini»

Forlì
  • 02 agosto 2025

Il 25 agosto prenderanno il via i lavori in via Bertini, una delle arterie più trafficate della città, per il rifacimento dell’impianto fognario. La durata stimata è di sei mesi, un periodo che preoccupa non poco imprese e cittadini, che chiedono all’amministrazione comunale un approccio non ordinario. «Siamo consapevoli dell’importanza di questo intervento, che arriva con anni di ritardo – afferma il direttore di Confcommercio, Alberto Zattini –. Finalmente si mette mano anche al sottosuolo visto che gran parte delle difficoltà sono legate a un sistema fognario inadeguato, ma non bisogna considerare minori i disagi che inevitabilmente questo porterà al quartiere, alle attività economiche dato che via Bertini è l’arteria di accesso alla zona produttiva, al trasporto pubblico locale che dovrà per forza subire delle modifiche e ai tempi della città, quindi a tutto il sistema viario».

L’intervento

Il cantiere, in particolare, interesserà via Bertini (dalla rotonda con la via Balzella) fino all’altezza di via Pacchioni. «L’intervento, si stima, avrà la durata di sei mesi – prosegue il direttore di Confcommercio – e partirà nel momento peggiore, sia da un punto di vista meteorologico che con la ripresa delle scuole alle porte. Eppure l’esperienza ci avrebbe dovuto insegnare qualcosa, visto i clamorosi ritardi per il rifacimento di corso della Repubblica o come nel caso dei lavori in via Fulcieri. Il problema, come spesso accade, è che si viene a conoscenza dei cantieri solo ad appalti già approvati e per i quali poi è difficile confrontarsi o aprire una discussione che possa tenere conto anche delle esigenze dei cittadini e delle imprese».

Le preoccupazioni

Insomma, il tempo è gentiluomo e solo con l’avvio dei lavori si potrà capire quanto le preoccupazioni siano o meno fondate. Confcommercio, però, mette le mani avanti e si fa portavoce di alcune proposte mirate. «L’auspicio è che il cantiere venga chiuso in quattro mesi, anziché in sei – si augura Zattini –. Questo sarebbe fattibile se l’Amministrazione valutasse la possibilità di far operare le imprese aggiudicatarie degli appalti su un doppio turno di lavoro e sette giorni su sette, compresi sabati e domeniche. A quanto ci risulta questo non è previsto». In altre parole, l’obiettivo è terminare il prima possibile e per farlo si potrebbe “adottare” il modello già in uso in altre regioni del Nord Italia. «Se già altrove lo si fa, non vediamo perché non sia possibile effettuare queste scelte in un territorio evoluto e dinamico come Forlì – conclude Zattini –. Riteniamo indispensabile, quindi, l’adozione del “doppio turno” di lavoro in tutti i cantieri aperti. Siamo consapevoli che questa scelta comporterebbe un onere aggiuntivo per il committente, che insieme a tutti i soggetti coinvolti non dovrebbe farne una questione economica. Un cantiere allungato oltre il semestre, comporterebbe conseguenze ben più gravi per la città, per i forlivesi e per le imprese».

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