Forlì, con un salto fuori dal lockdown: il messaggio dei Ranaway ora è in tv

“Ranaway”, ossia “salta via”, un gioco di parole tra l’italiano e l’inglese: è sembrato quasi d’obbligo a Luca Medri, direttore artistico e didattico di Cosascuola Music Academy di Forlì, scegliere questo nome quando, nell’estate del 2020 dopo il primo lockdown, ha pensato a costituire una band di giovani musicisti. “Fuggi via”, quindi, rispetto all’isolamento, alla paura, a una scuola vissuta a distanza, ma anche “allunga il passo” e procedi deciso: così i Ranaway, in tempi di pandemia, sono entrati (virtualmente...) in molti istituti scolastici grazie al progetto “Forum Live Theatre”, prodotto da Cosascuola che prevedeva di portare la musica e il teatro in diretta sulle lavagne Lim e nelle case di ragazzi.

Intanto Matilde Montanari ed Emanuele Tedaldi (voci), i batteristi Davide Zaramella, Anna Mazzolani e Alessandra Foschi, Nicolò Succi (basso), i chitarristi Christian Di Giacomo, Paride Valvassori, Matteo Raggi, Martino Camorani e Matteo Scotti (piano/tastiere), tutti fra i 12 e i 18 anni, facendo qualcosa per i loro coetanei hanno iniziato ad amalgamarsi e presto sono iniziate per loro occasioni che non capitano a volte neppure ad artisti più maturi. La “teen band” forlivese è salita infatti sul palcoscenico del teatro Ariston di Sanremo per l’edizione 2021 di “Sanremo Rock 2021”, ma ora è anche in lizza nel programma “Tu si que vales”. «Andare in tv è una grande emozione - commenta Anna Mazzolani, 18 anni -, è un punto di passaggio perché porta a suonare e a far sentire il nostro messaggio a moltissime persone che ci vedono e ci ascoltano al di là dello schermo». Batterista da 7 anni, Mazzolani ama il clima del gruppo: «In tre anni di lavoro ci siamo integrati, maturando insieme e imparando a mettere al servizio dell’ensemble le nostre capacità, arricchendoci attraverso il confronto».

Oltre alla giovinezza, alla passione e all’impegno, il gruppo può contare anche sul sostegno discreto dei docenti, da Luca Medri a Oriano Righi, a Valerio Rotondale a Livio Camorani, mentre importante è stata anche l’esperienza dello studio di registrazione Deposito Zero Studios di Forlì con Mattia “Matta” Dallara, fonico e producer, fra gli altri, di Mario Biondi.

«Ranaway è un “progetto-vetrina” di Cosa Scuola Music Academy - commenta Luca Medri - e intendiamo metterlo a disposizione anche di altri giovani musicisti, come succede in una grande orchestra classica in cui gli strumentisti si avvicendano, e si dà spazio a talenti diversi».

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La formazione attuale comunque sta avendo molto successo. «Sì, la capacità tecnica sta dando risultati notevoli, come anche la scelta di proporre medley che fanno conoscere brani fondamentali della musica pop e rock di qualche decennio fa, come quello tratto dalla colonna sonora di “The Blues Brothers” proposto a “Tu si qui vales” che ha colpito anche perché era inaspettato e sorprendente che lo eseguissero ragazzi della “Generazione Z”!».

«I miei coetanei non sono abituati ad ascoltare la musica che proponiamo - sottolinea infatti Anna - ma ci sembra giusto riportare al pubblico questi successi in una interpretazione che li fa rivivere secondo la passione, la freschezza e la vivacità di ragazzi come noi!».

E infatti la band a “Tu si que vales” ha ottenuto i punti di Gerry Scotti, Maria De Filippi, Luciana Littizzetto e Rudy Zerbi e il 97% dei voti del pubblico: un buon viatico per passare alle fasi successive del programma, mentre Matilde Montanari è attualmente a New York, finalista nel concorso “NY Canta” dedicato alla comunità italiana negli Usa, con un brano firmato da Medri, “Come fanno i gatti”. E allora, mille in bocca al lupo a Ranaway e a tutti coloro che propongono ai giovani scelte diverse, occasioni, un futuro.

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