Forlì. Chiesto l’ampliamento della moschea ma il Comune replica: «Non è possibile»

La richiesta di ampliamento del centro islamico di via Masetti di Forlì è stata formalmente ufficializzata. La proposta, depositata in Comune il 3 maggio scorso e già nell’aria da tempo, si è resa necessaria per far fronte alle nuove esigenze di spazi da parte della comunità islamica forlivese.

«Siamo una realtà in crescita - spiega il presidente della sede Mohamed Ballouk che già nel settembre scorso aveva condiviso la volontà di pensare ad un ampliamento -. L’idea è quella di chiedere al Comune un cambio di destinazione d’uso del terreno attiguo alla moschea. Questo perché ci siamo accorti che, soprattutto il venerdì e nel mese del Ramadan, la frequentazione del luogo di preghiera è maggiore. Solo a Forlì la comunità conta migliaia di fedeli, basti pensare alle 5mila persone che si sono ritrovate in Fiera per la festa di chiusura del Ramadan. Il centro islamico di via Masetti, infatti, è l’unico della zona ed è un punto di riferimento per tutto il Forlivese (si conta una comunità di circa 10mila fedeli nel territorio)».

La richiesta

Nel merito della questione, invece, la proposta è quella di poter utilizzare i 9mila metri quadrati adiacenti all’attuale moschea per dare respiro alla comunità islamica, sia in termini di spazi per pregare e ritrovarsi sia dal punto di vista del parcheggio, durante i momenti di maggiore richiamo dei fedeli. «Per ora è stata presentata la richiesta formale al Comune, vedremo quale sarà il responso - prosegue Ballouk -. Siamo in ottimi rapporti con le istituzioni, per cui la nostra domanda è finalizzata ad avviare un confronto con gli uffici per studiare una progettazione insieme e trovare una soluzione. Per ovviare al problema degli spazi utilizziamo l’area esterna della moschea, ma quando piove o fa freddo questo non è possibile». Insomma, l’esigenza è reale.

Il Comune: «Non è possibile»

Il Comune, però, sin da subito chiarisce le motivazioni per cui un ampliamento della moschea di via Masetti non è tecnicamente possibile. «Confermo che è stata presentata una prima istanza da parte della comunità islamica - afferma l’assessore all’Urbanistica, Luca Bartolini -. Allo stato attuale, comunque, il nulla osta non sarebbe concedibile. La normativa di zona del Rue non contempla un ampliamento edilizio. In pratica, in occasione del cambio di destinazione d’uso concesso a suo tempo per trasformare il capannone in Moschea, che tra l’altro fu oggetto di discussione animata, fu specificato in maniera chiara che non era possibile un ulteriore ampliamento. C’è anche un altro impedimento. Sull’area insiste un vincolo paesistico, in quanto la struttura si trova molto vicino al fiume. Nella fattispecie, l’ampliamento è fortemente ostacolato dall’obbligo di tutela fluviale che è regolamentato dall’articolo 17 del piano sovracomunale della Provincia». In altre parole, l’ipotesi di ampliamento richiesto dalla comunità islamica forlivese sarebbe già fermo ancora prima di partire. è chiaro che ne dovrà conseguire un apposito iter, dove tecnici ed esperti sono chiamati ad esprimersi.

Eventuale deroga

Tuttavia una via d’uscita ci sarebbe: il procedimento potrebbe andare in deroga, ma solo ottenendo il parere positivo della maggioranza del consiglio comunale. Per dirla in un altro modo, l’ampliamento della moschea sarebbe possibile solo se ci fosse la volontà politica. «Personalmente sono per rispettare la normativa- conclude Bartolini -. A maggior ragione, vista l’ubicazione del centro islamico in prossimità del fiume, dopo l’alluvione del maggio 2023 abbiamo il dovere di prestare ancora più attenzione».

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