Forlì, chiese aperte per il giubileo e studenti ciceroni

Custodi e ciceroni volontari per valorizzare e far conoscere il patrimonio culturale e artistico conservato nelle chiese del centro storico. Questo è lo scopo del progetto “Chiese aperte per il giubileo 2025” promosso dal circolo Acli “Lamberto Valli” in convenzione con la Diocesi di Forlì-Bertinoro e sostenuto dalla Conferenza Episcopale Italiana, dalla Fondazione della Cassa dei Risparmi di Forlì. «Con l’aggiudicazione del bando “Over All” della Fondazione Carisp si è costituito un comitato di una quarantina di volontari di diverse realtà, tra cui l’associazione “Salute e solidarietà”, che hanno deciso di offrire alcune ore del loro tempo per tenere aperte alcune chiese della città proprio per far conoscere a cittadini, pellegrini e turisti le bellezze che questi luoghi di culto custodiscono al loro interno – spiega la presidente del circolo Acli “Lamberto Valli”, Alessandra Righini –. In questo percorso sono stati coinvolti gli studenti del Liceo classico “Morgagni” e del Liceo artistico e musicale “Canova”, i quali faranno da guide e spiegheranno ai visitatore i tesori custoditi in cinque chiese individuate all’interno del centro storico. Ai giovani ciceroni, inoltre, si aggiungerà anche l’associazione culturale Metropolis che spiegherà le bellezze della chiesa di Schiavonia dove si può ammirare una pala del Guercino (la stessa associazione ha recentemente avviato una raccolta fondi per il restauro dell’opera, ndr)».
Si comincia domenica dalle 14.30 alle 18.30 nella chiesa del Carmine con i ragazzi del Liceo classico che cureranno anche le visite alla chiesa di Ravaldino (15-18.30). Per l’occasione saranno aperte anche le chiese della Santissima Trinità e di San Biagio (visite a cura del Liceo artistico e musicale dalle 15 alle 18.30 nel primo caso e dalle 14 alle 17.30 nel secondo), oltre a quella di Schiavonia dove ad accogliere i visitatori ci sarà l’associazione culturale Metropolis (15-18 gli orari). Si replica anche il 13 e il 26 aprile dove oltre agli studenti si saranno volontari ciceroni dell’associazione “Salute e solidarietà” e del comitato. Altro appuntamento in programma il prossimo 3 maggio, sempre nel mese di maggio è prevista anche l’apertura della chiesa di Santa Lucia. «Chiese aperte vuol dire arte e bellezza, ma anche cultura per tutti – afferma il vicesindaco Vincenzo Bongiorno –. Questa iniziativa fa leva sul principio della cittadinanza attiva, è all’insegna della convivialità e della condivisione e porta ad una valorizzazione del patrimonio artistico della città coinvolgendo i giovani. Spero che da questa esperienza ci prendano gusto e si possa portare avanti fino al 2028, visto la sfida lanciata per candidare Forlì a capitale italiana della Cultura».