Forlì. Chiesa del Carmine aperta tutti i giorni grazie all’impegno di Enza, volontaria di 76 anni

Forlì

«Tengo la chiesa aperta tutti i giorni dalle 9.30 alle 12.30, in accordo col rettore don Nino». Se il Carmine è di nuovo fruibile, non per le funzioni religiose, vista la carenza di sacerdoti, ma almeno per uno sguardo allo straordinario scenario artistico-culturale visibile all’interno, è merito di un donna di 76 anni volenterosa e di grande fede, di origini siciliane: Enza Baglieri. «Sono giunta a Forlì - dichiara - una ventina d’anni fa al seguito di mio figlio Salvatore, che lavora in una pizzeria di via Ravegnana, per dargli una mano nella gestione dei figli. All’inizio ho fatto la spola con Siracusa, poi, nel 2016, ho deciso di stabilirmi definitivamente qua». Sin dai primi tempi forlivesi, la signora Enza inizia a frequentare i Padri Carmelitani di corso Mazzini, prendendo parte alle funzioni religiose e ai momenti formativi da loro offerti. La scelta di trasferirsi in Romagna è stata una diretta conseguenza dell’impegno preso con padre Nazareno Mauri di mantenere aperta la chiesa, nonostante la definitiva partenza sua e dei Frati dello Scapolare dalla città in cui operavano sin dal 1348. E’ un servizio che la volontaria svolge ininterrottamente da circa 8 anni, ad eccezione della pausa forzata coincidente con la chiusura d’urgenza e lo svolgimento dei lavori di messa in sicurezza e restauro del tetto, fra luglio 2020 e novembre 2022. Com’è noto, gli operai dell’impresa appaltatrice Casadio di Ravenna, coordinati dalla direzione lavori composta dall’architetto Emanuele Ciani e dagli ingegneri Gianni Bandini e Marco Margotti, smontarono e ricostruirono tutte le capriate in legno dell’aula, in modo da garantire maggiore stabilità all’edificio, per una spesa di 595.400 euro, finanziati in gran parte con i fondi dell’8x1000 alla Cei, oltre ad un importante contributo della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e la quota residua messa a disposizione dalla stessa Unità Pastorale del Centro Storico. La riapertura del grande tempio mariano, avvenuta il 10 novembre 2022 con un concerto classico, era ed è tuttora limitata all’aula centrale e al presbiterio. All’appello mancano tuttora le navate laterali, precluse al pubblico fino a che non verranno realizzati i lavori di messa in sicurezza, che riguardano anche la guglia del campanile, rimasto fasciato dopo l’intervento d’urgenza operato nel maggio 2020. Segno di continuità fra prima e dopo il restauro, è proprio la presenza della signora Baglieri. Partito padre Nazareno, la volontaria si è accordata per tenere aperta la chiesa, prima con don Enrico Casadio e poi con don Antonino Nicotra, rettore del tempio carmelitano e parroco dell’intero Centro storico. «Spesso - conclude la volontaria - sono presente anche nel pomeriggio, dalle 15.30 alle 17.30. Anzi, sa cosa le dico? Alle 17 recito il Santo Rosario, quasi sempre da sola. Se qualcuno nei prossimi giorni si volesse unire a me nella preghiera, sarebbe un grande dono per Forlì e la Beata Vergine del Carmelo, che spero doni tempi migliori a tutti noi e a questa bellissima chiesa».

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