Forlì-Cesena, stagione positiva per gli incendi: calano le superfici distrutte

Una stagione per il momento calda dal punto di vista climatico, ma non da quello degli incendi boschivi. I dati forniti dall’Ufficio di polizia giudiziaria dei Vigili del Fuoco del Comando di Forlì-Cesena evidenziano un numero di interventi in linea con quelli del 2024, ma con superfici andate distrutte minori. Grazie al pronto intervento delle squadre e alla sensibilità della popolazione che appena nota un fumo chiama i numeri di soccorso in virtù di un’attenzione crescente verso aree naturali e boschive.
Nel periodo luglio-agosto, cioè quello in cui è partita la campagna boschiva, i vigili del fuoco di Forlì-Cesena hanno fatto una quarantina di interventi, tra campi dove c’era vegetazione e boschivi. Se si aggiunge il mese di giugno il numero sale a una sessantina. Nel 2024 furono 71 gli interventi da giugno a settembre. «La stagione riteniamo sia positiva – spiega Massimo Valbonesi dell’Ufficio di polizia giudiziaria dei Vigili del Fuoco del Comando di Forlì-Cesena – sia per quanto riguarda il numero degli incendi sia per le superfici bruciate. Il nostro intervento molto tempestivo permette di circoscrivere l’incendio in una superficie ridotta sia di vegetazione bruciata che di bosco. A parte un incendio che ha interessato sei ettari, gli altri sono tutti sotto l’ettaro di superficie bruciata».
Per affrontare il problema i Vigili del fuoco hanno squadre dedicate all’intervento in emergenza. «Dalla prima decade di luglio e fino al 29 agosto – spiega Valbonesi – abbiamo una squadra boschiva formata da cinque elementi dedicata espressamente agli incendi di vegetazione. Un’altra squadra, operativa dal 25 luglio, al presidio rurale di Capaccio, a Santa Sofia, sempre formata da cinque persone, è addetta agli incendi che potrebbero esserci all’interno del Parco nazionale e a supporto per le operazioni di soccorso tecnico urgente per la popolazione che abita nei pressi all’area verde».
Un’eccellenza dal punto di vista organizzativo quella dell’Emilia-Romagna, che serve anche in caso di emergenze in altre regioni. Una squadra qualche settimana fa è andata a dare supporto contro gli incendi in Puglia.
Una volta intervenuti i vigili del fuoco per spegnere gli incendi, per indagare sulle cause la palla passa ai carabinieri forestali. «Noi ci occupiamo di direzione e spegnimento – conclude Valbonesi – tutte le indagini tocca ai carabinieri forestali».