Forlì-Cesena, denuncia del Sap sui rinforzi di polizia: «Uffici prossimi al collasso»

Forlì
  • 11 giugno 2025

FORLI’-CESENA. La Segreteria Provinciale SAP di Forli-Cesena «esprime delusione e reale preoccupazione dopo aver appreso che nel prossimo piano di assegnazioni, predisposto dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, non sono previsti rinforzi per la Questura di Forlì, per il Commissariato di Cesena, per i reparti della Polizia Stradale della Provincia, per la Polfer e, importantissimo, nessun rinforzo per la Polizia Postale». A parlare è il segretario provinciale Roberto Meloni

«Nonostante gli sforzi visibili messi in campo per recuperare una situazione di organico oramai insostenibile e che nasce dai tagli lineari operati dalla spending riview e dal blocco del turn over», spiega, «i cui danni ancora oggi rendono molto difficile recuperare il gap di organico nonostante gli istituti di istruzione della Polizia di Stato oggi finalmente stiano lavorando a pieno regime, il problema nella carenza di personale è ancora più che attuale. Gli uffici sono prossimi al collasso e la mancanza di nuovi ingressi determinerà per forza di cose un ulteriore aggravamento dei carichi di lavoro del personale. Basti pensare alla eventuale prossima chiusura della sala operativa del Commissariato di Cesena. Senza i rinforzi come sarà possibile per la Questura di Forlì gestire al meglio il passaggio di competenze? Gli uffici investigativi della Questura di Forlì da tempo soffrono di carenza di personale nonostante le innumerevoli attività che svolgono».

«Nei prossimi mesi», aggiunge, «cresceranno gli impegni per l’ordine pubblico per la partecipazione delle squadre di calcio di Cesena e Forlì a campionati professionistici così come il Forlì Basket che milita in serie A2. A tutto questo, si deve nuovamente ricordare, si unisce la difficoltà della Questura nel garantire anche i servizi di vigilanza aeroportuale e polizia di frontiera nonostante l’organico non sia mai stato adeguatamente rinforzato. A breve, inoltre, riaprirà il Posto di Polizia di Cesenatico che richiederà certamente l’invio di personale e non si può pensare che la soluzione possa essere l’aggregazione temporanea. Serve personale in pianta stabile per lavorare in modo organico e con delle progettualità serie e concrete. Occorre infine ricordare come il Commissariato di Cesena, che a breve potrebbe trasferirsi presso la nuova sede, oggi abbia un organico assolutamente insufficiente rispetto ad una attività svolta che è paragonabile a quella di una Questura».

«Dispiace», continua, «vedere come la nostra provincia, i cui due principali centri rappresentano un riferimento per un’ampia parte di popolazione, venga nell’occasione penalizzata nelle assegnazioni di personale, mentre aumentano le richieste di intervento, il numero dei servizi esterni e le criticità legate alla sicurezza urbana.

In un principio di equa distribuzione del personale, non si può prescindere da un’analisi attenta delle criticità locali e dalla necessità di garantire a ogni comunità il diritto alla sicurezza. Questa è una decisione che desta profonda preoccupazione sia tra gli operatori della sicurezza sia tra i cittadini. Vogliamo ribadire come il personale attualmente in servizio continui a lavorare con professionalità e sacrificio garantendo la sicurezza della comunità, ma la cronica carenza strutturale di personale incide negativamente e costringe, in troppi casi, a doppi turni o a rinunciare anche al riposo settimanale. Constatiamo che la situazione della nostra provincia non viene ritenuta una priorità e questo con una visione secondo noi miope, attendere altri mesi significherebbe aggravare una situazione già complicata e l’assenza di garanzie sul futuro potrebbe indurre le colleghe ed i colleghi, anche più anziani, a presentare istanza di trasferimento verso altre province. Non intendiamo, quindi, rimanere in silenzio di fronte a questa nuova grave mancanza di attenzione e se non ci saranno risposte immediate valuteremo azioni sindacali a tutela del personale e del diritto alla sicurezza della cittadinanza».

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