Forlì, catamarano elettrico studiato da universitari vince a Monaco

Forlì
  • 10 luglio 2025

Il team Uniboat dell’Università di Bologna ha trionfato alla Monaco Energy Boat Challenge, la più prestigiosa competizione internazionale dedicata alla nautica sostenibile ospitata allo Yacht Club di Monaco, a cui hanno partecipato 42 team universitari provenienti da tutto il mondo. A pilotare il catamarano elettrico “Futura”, alimentato appunto da un motore progettato e realizzato interamente da un gruppo di alcuni studenti della facoltà di Ingegneria, è stato il 20enne forlivese Massimiliano Scalzulli. “Un’esperienza completamente nuova per me - afferma il giovane al primo anno di Ingegneria chimica -, solitamente mi dedico alla vela e non a imbarcazioni con motore. A settembre scorso fuori è iniziato il reclutamento e per caso sono venuto a conoscenza del progetto, ho mostrato il mio interessamento e alla fine, con la mia esperienza pregressa nel campo della vela, mi hanno scelto come pilota. Si può dire, buona la prima”. Infatti, per il quarto anno la squadra dell’Alma Mater si è portata a casa il titolo nella Energy Class, una delle categorie più tecniche e competitive della gara, facendo segnare anche un nuovo record di velocità. Il team UniBoAT si è dimostrato fin da subito estremamente competitivo con il suo catamarano elettrico Futura, conquistando il primo posto non solo in qualifica, ma anche nella gara Speed Record, e mettendo a segno la velocità di punta maggiore di sempre in categoria: 28,4 nodi. Sono poi seguiti altri successi nelle diverse gare in programma (Endurance Race, Slalom) e anche nelle categorie Design e Innovation: tutti risultati che hanno portato a un’inevitabile primo posto nella classifica finale. Il progetto ha ricevuto il prestigioso Prince Albert II of Monaco Foundation Award per la “Sustainable Yachting Technology” (valore di 25.000 euro), assegnato all’Università di Bologna per l’innovazione applicata e l’impatto ambientale positivo. Il principe si è complimentato per il lavoro di ricerca. “Nei prossimi anni mi piacerebbe proseguire il percorso avviato con l’esperienza di Monaco, magari mettendo in pratica anche alcune competenze acquisite durante gli studi e testando una imbarcazione con motore a idrogeno- conclude Scalzulli -. Credo che il progetto avviato dall’Università di Bologna sia molto importante, permette agli studenti di fare pratica, di mettere le mani su qualcosa di concreto e tangibile”.

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