Forlì, caso Sara Pedri: l’ex primario nega maltrattamenti

Ha respinto ancora tutti gli addebiti a suo carico Saverio Tateo, ex direttore dell’Unità operativa di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale Santa Chiara di Trento, accusato di maltrattamenti ai danni di circa venti operatori sanitari, ostetriche, infermieri e medici tra cui la ginecologa forlivese Sara Pedri, scomparsa il 4 marzo di tre anni fa. Stessa accusa del medico per la sua vice, Liliana Mereu. Il professionista è tornato in aula ieri al tribunale di Trento per la terza udienza che lo vedeva come protagonista davanti al gup Marco Tamburrino e ha ribadito di respingere con forza le accuse su presunti maltrattamenti al personale del reparto. Il suo esame, che aveva occupato già le due precedenti udienze, è proseguito con le domande dl sostituto procuratore Maria Colpani, dopo che nelle precedenti audizioni erano stati difesa e parti civili a porgere domande all’ex primario, difeso dagli avvocati suoi avvocati Salvatore Scuto e Nicola Stolfi. Tateo ha risposto anche alle domande di alcuni dei legali delle parti offese, sempre negando ogni responsabilità.